Gaetano Salvemini - Scritti sul fascismo I

Appendice A. Memoriale Rossi dell'II febbraio 1925 gli avversari." Aggiungeva, ricordando i particolari della lotta contro il capi– tano Forni della Lomellina, che con il possesso degli organi ufficiali dello stato noi avevamo il modo di mettere lo spolverino su tutte le violenze illegali. Se poi nel funzionamento della Ceka c'è stata della precipitazione, se nella sua attività, da coloro che erano candidati alla sua composizione, per consenso del Duce, si sono commessi arbitd ed intempestività, tutto ciò non vale a diminuire le responsabilità del proponente, on. Mussolini. Affibbiarle invece soltanto a Rossi e Marinelli è il colmo dell'audacia e dell'infantilismo. 32. I rapporti del presidente con Dumini. Non erano frequenti ma 1n compenso erano cordiali fino all'espansività i rapporti del presidente con Ame– rigo Dumini. Chiedo sia fatta ricerca presso la procura generale di Firenze o presso la biblioteca nazionale della stessa città di un numero della Sassaiola Fiorentina, riproducente una fotografi.a del Duce con dedica a Dumini. Ri– cordo inolti:e che in varie occasioni, e particolarmente il giorno in cui Musso– lini mi dette ordine di fare affrontare il dissidentismo forniano, ebbe a doman– darmi: "Ma cosa fa Dumini?" Ed io gli risposi che girava per l'Italia per conto del Corriere Italiano. In occasione del suo duello con il direttore del Becco Giallo, Albedo Giannini, il presidente espresse il suo compiacimento per avere saputo che Dumini si preparava a scendere sul terreno in camicia nera, mentre io osser– vai che quella era una guasconata bella e buona: guasconata che avvenne ugualmente perché, si capisce, tra il mio giudizio e quello del Duce optò per il secondo. In altre occasioni mi accennò con simpatia al Dumini. 33. Diffidenze verso i combattenti. Sono infiniti gli episodi che stabili– scono la diffidenza del Duce verso le sezioni combattenti; mentre io ero pro– penso a difenderle dalle intemperanze dei fascisti della provincia, il presidente finiva sempre per favorire i ras locali. Grazie alle insistenze di Farinacci il fascismo perdette il controllo cordiale sul comitato centrale, allora diretto da Arangio Ruiz. 34. I rappqrti del presidente con Volpi. Si possono considerare di data piu antica e piu frequente di quelli con Dumini, dato che Mussolini era un 1 poco il padre spirituale ed il comandante supremo degli arditi milanesi, spe– cie nel 1919. Dell'associazione arditi Volpi era gran parte. Posso aggiungere che in occasione della discussione sulla riforma elettorale (luglio 192 3) l'on. · Mussolini mi incaricò di far venire da Milano Volpi con qualche suo ardito, cosa che fu fatta in previsione di complicazioni· politiche. In altra occasione, esistendo un dissidio fra gli .arditi ed il comandante di zon·a per la Lombardia, generale Stringa (M.V.S.N.), l'on. Mussolini cos1·. si espresse: "Guarda di chiamare piu spesso che puoi a Roma Albino, perché a Milano dà ombra a Stringa. " In ultimo ricorderò che Mussolini, già depu- Bibloteca Gino Bianco

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