Gaetano Salvemini - Scritti sul fascismo I

La dittatura fascista in Italia 30. Il rammarico del presidente per il mancato sabotaggio del discorso Turati a Torino e l'ordine di rivincita alla conferenza dell'on. Gonzales a Ge– nova. All'indomani di un discorso dell'on. Turati al teatro Balbo e Scribe a Torino, all'inizio della campagna elettorale, l'on. Mussolini si lamentò della passività dei fascisti torinesi, della castigatezza di linguaggio del comandante degli arditi Freguglia, che fece il contraddittorio con il leader degli unitari. Ed essendo stato annunciato per la domenica successiva un discorso dell'on. Gonzales a Genova, dette ordini perché il comizio avversario fosse sommerso e sabotato dai fascisti liguri, come regolarmente avvenne. La cronaca registra gravi ferite riportate dall'on. Gonzales, e violenze consumate, fra gli altri, ai danni della medaglia d'oro Rossetti. 31. L'istigazione a vz·olenze contro i deputati fascisti indisàplinati. Po– chi giorni prima della tragedia Matteotti, con me e con altri membri del di– rettorio nazionale, l'on. Mussolini, dinanzi agli atteggiamenti di indisciplina e di noncuranza dei deputati fascisti (come l'on. Rocca, l'on. Ravazzolo, que– st'ultimo in conflitto con gli on.li Pisenti e Spezzotti), espresse la sua meravi– glia perché la. polizia del partito - la famosa Ceka di cui parlerò dopo - ancora non dava segni di vita. In tale occasione cos1 si esprimeva, assoluta– mente tranquillo: "Il partito, contro questi signori deputati strafottenti, non dispone di nessuna arma legale; noi deploriamo, espelliamo, chiediamo le di– missioni, ma loro se ne ... stropicciano, e cosi'.in definitiva i colpiti siamo noi. Non c'è che bastonarli senza misericordia. Questa Ceka funziona o no?" 31 bis. Le z'nsistenze di Mussolz'ni per la costituzione della Ceka. L'opi– nione pubblica, fuorviata dalle informazioni dettate dal governo, secondo l'opportunità o l'inopportunità del momento, ha naturalmente bevuto la sto– riella di una Ceka funzionante non solo all'insaputa del governo e del partito, ma addirittura contro gli interessi del regime ed al servizio di elementi plu– tocratici di esso nemici, Ceka diretta da Rossi, Marinelli, e magari da Filip– pelli. Ora sta di fatto che se manca una deliberazione ufficiale circa il fun– zionamento di detta Ceka (spero bene non si pretenderà l'esibizione dei ver– bali di una decisione del genere, né l'approvazione per referendum degli 800 mila iscritti al partito), se di questo organismo in via di costituzione non · erano stati segnati i fini, precisate le modalità, scelta la direzione, sta di certo che l'idea madre insistentemente era venuta proprio e soltanto da Mussolini; mentre mi riporto in proposito a quanto dissi nell'interrogatorio del 23 giu– gno,29 aggiungo che la necessità di un organo di difesa e di vendetta era spie– gata dal presidente cosi'.: "Il regime non dispone ancora di mezzi legali per colpire i suoi nemici, perché le leggi esistenti risentono dello spirito liberale contro il quale è insorto il fascismo. Per colmare queste lacune tutti i governi allo stato di transizione hanno bisogno di governi illegali che mettano a posto 29 Vedi sopra, par. 6, 7, 8. BiblotecaGino Bianco

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