Gaetano Salvemini - Scritti sul fascismo I

Appendice A. Memoriale Rossi dell' II febbraio 1925 fatto telegraficamente destituire da corrispondente politico del Popolo d'Italia Polverelli, dimissionamento il giorno dopo rientrato, ma non davvero perché fosse un responsabile della degenerazione della dimostrazione, ma solo perché parlando in Piazza Colonna ai fascisti reduci dai Prati di Castello, l'on. Pol– verelli aveva usato quasi un linguaggio di minaccia contro il governo fascista troppo indulgente contro l'ex.:presidente del Consiglio. Infatti il giorno dopo Mussolini faceva meco dell'ironia sulle capacità rivoluzionarie di Polverelli, affermando che non aveva bisogno di incitamenti percl_1édell'esercito fascista lui era sempre il solo uomo di punta. (...) A riprova delle responsabilità del presidente del Consiglio e conseguente– mente della direzione generale di P.S. e della questura ·di Roma, ricordo che ad una interpellanza parlamentare dell'on. Baviera 21 sull'accaduto non fu data alcuna risposta dal governo, per non vedersi questo costretto a mendaci deplorazioni. Rilevo inoltre che in quell'occasione - per quanto fosse stata resa nota dai quotidiani la corresponsabilità dei dirigenti il Fascio romano - la procura generale del Re della capitale non iniziò alcun procedimento di sorta, ricordandosene solo dopo la caduta del sottoscritto, nella illusione -– giustificabilissima del resto, data la traccia segnata dal governo - di poter attribuire anche questo delitto alla famosa busta del comm. Rossi. ' 24. Una circolare d'istigazi·one ai delitti' contro le libertà politiche. Nel marzo del 1924, l'on. Giunta, vice presidente della Camera dei deputati ed allora segretario generale del partito, inviò ad alcune federazioni provinciali fasciste dell'alta Italia una circolare a nome del direttorio nazionale del par- · 1 tito - benché inconsapevole di tale atto - in cui si ordinava di sabotare con tutti i mezzi ogni manifestazione verbale e scritta dei Fasci nazionali facenti capo agli on.li Forni, Gorgini, dott. Sala ecc. La circolare, riprodotta da alcuni quotidiani dell'opposizione ed acquisita al processo per l'aggressione al capi– tano Forni, cominciava precisamente cosf: "Presi gli ordini dal Duce del fascismo e capo del governo ... " 22 25. La strage di· Torino: 18 assassinati. Nei giorni 19 e 20 dicembre 1922, per un futile motivo estraneo alla politica, come ebbe a spiegarmi l'on. Bruno Buozzi e come sostenne una parte dei fascisti torinesi, alcuni squadristi si abbandonarono a rappresaglie tali per cui si dovettero deplorare ben 18 morti di parte avversaria. 23 Si noti bene che questi delitti - vere esecuzioni somma– rie - non vennero consumati da folle in tumulto (con l'attenuante quindi del contagio psicologico e della eccitazione), ma quasi. tutti perpetrati di notte da pochi uomini recantisi ai domicili delle vittime designate. Ci sono parti– colari crudeli, riferitimi da alcuni, fra i quali il _sen.Teofilo Rossi e l'on. Oli– vetti, veramente raccapriccianti. 21 Deputato liberale. . 22 Vedi sopra, pp. 187-188. 23 Vedi sopra, pp. 103-105. BiblotecaGinoBianco

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