Gaetano Salvemini - Scritti sul fascismo I

La dittatura fascista in Italia Serrati e successivamente di Nenni, Gobetti 2 ecc., l'on. Mussolini agiva m obbedienza ai suoi rancori personali. 6. 7. 8. L'ordine di aggressione agli on.li Misuri, Forni, Amendola. 8 A proposito dell'aggressione Misuri,4 della quale intendo parlare nonostante non mi sia richiesto, credendolo necessario per lumeggiare l'ambiente e l'atmo– sfera dell'illegalismo e di· i'mpunità che il regime fascista per la sua debolezza creava, ciò perché lo ritengo opportuno anzi indispensabile nell'interesse della mi·a difesa, debbo dire quanto segue: Terminato d discorso che io ascoltai dalla tribuna della stampa, pronun– ciato dall'on. Misuri· alla Camera, discorso violentissimo, aggressivo, scesi insie– me ad Italo Balbo, entrambi irritati·. Incontrammo il presidente, ancora piu irritato di noi, il quale esplicitamente disse che il partito non poteva tollerare un discorso si·mile, e che occorreva punirlo immediatamente ed inesorabil– mente. Rispose Balbo: "Stai tranqui·llo, me ne occupo io. C'è a Roma Arco– novaldo Bonaccorsi e metterò in moto lui·. ,, La, sera i·o partii per Genova, e Arconovaldo Bonaccorsi d'accordo con Cande/ori, comandante della legione romana, ·organz:zzò la bastonatura al Misuri. Di· lf. a qualche giorno, mentre stavamo al rapporto mattutino, De Bono lo informq che Misuri premeva sul giudice istruttore perché si·procedesse contro i responsabili i'dentificati. In quel– l'occasione qualcuno, mi parve Acerbo, i·nformò che Misuri avrebbe pronun– ciato un altro discorso di opposi·zione ancora piu vi·vace,al che il presidente di scatto rispose: "Ma questa volta bisogna ammazzarlo!,, De Bono rispose rz'dendo: "Ma allora bisognerà ammazzarlo prima, cosi non ci procura il danno del discorso. ,, Intendo parlare anche dell'aggressi'oneAmendola, 5 nonostante che neanche per questa mi si si·a interrogato. (...) Seppi la cosa dal Piccolo e telefonai im– mediatamente a De Bono, domandandogli se sapevano chi erano quei matti che cos[ a freddo, il gi·orno di Natale, avevano bastonato Amendola, senza che vi fosse stata da parte di· costui nessuna mani/ estazione eclatante e recente avversa al regime. Mi rispose: "che avevano scelto delle ciule (bestie).,, Allora incuriosito andai al suo ufficio rinnovando la mia meraviglia ed il mi·o disap– punto, ed egli· candidamente mi rispose: "È stato il principale che l'ha vo- .luto.,, Continuando, io domandai che cosa il presidente aveva detto a De Bono, ed egli mi rispose: "La, prima volta ha fatto l'incazzato. Evidentemente aveva d'intorno qualcuno; ma dopo mi ha telefonato dal filo diretto, dicendo che aveva fatto colazione con maggiore appetito.,, Conviene avvertire che questo colloquio fra De Bono e il presidente avvenne telefonicamente, perché 2 Vedi sopra p. 191. 8 A questo punto Rossi scrive per i par. 6, 7, 8: "Mi riporto integralmente all'interro• gatorio subito il 23 giugno dalle SS.LL. , ed il 22-23 agosto dal signor Giudice Occhiuto. '.' Rossi tratta qui delle aggressioni contro Misuri, Amendola e Forni. Riproduco in corsivo 11 testo dell'interrogatorio del 23 giugno. 4 Vedi sopra, pp. 107, 161. 6 Vedi sopra, pp. 107 sgg., 155-156, 187. 2 54 BiblotecaGino Bianco

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