Gaetano Salvemini - Scritti sul fascismo I

Il delitto Matteotti d'Italia, furono messi simultaneamente in circolazione da Dumini e da Filip– pelli.51 Ora si comincia a vedere che cosa volesse dire il rilascio del passa– porto. Ma lasciamo stare i sospetti e andiamo avanti.' La sera di mercoled1 11 giugno - riferisce Rossi - l'on. Mussolini, reduce da Montecitorio dove aveva cominciato a circolare la voce della scomparsa dell'on. Matteotti da casa, con tono sarcastico esclamò·: " I pussisti sono inquieti perché non trovano Matteotti, e sarà andato a... " e qui un'espressione eccessivamente boccaccesca. 52 Giovedf, 12 giugno. - Il Corriere Italiano, diretto· da Filippo Filippelli, nell'edizione del mattino pubblicava un articolo (scritto la notte avanti) dove, a proposito della sparizione di Matteotti, si avanzava l'ipotesi che improvvi– samente si fosse recato all'estero,. aggiungendo il particolare del tutto fanta– stico che Matteotti avesse l'abitudine di intraprendere di questi lunghi viaggi senza mai informarne prima né gli amici né la famiglia. Questa spiegazione non soddisfece nessuno. La signora Matteotti affermò che suo marito non aveva avuto mai l'abitudine di recarsi all'estero senza ba– gaglio, senza un cappello, senza quattrini e senza farglielo sapere. Alla Ca– mera gli amici di Matteotti divennero sempre piu in ansia. Durante la sua visita matt1:1tinaa Mussolini, Rossi gli disse: Guarda, che in questa sparizione di Matteotti sono implicati alcuni dei nostri. Puoi ben immaginare a chi alludo. C'è di mezzo Dumini. Lo hanno rapito mentre stava an– dando a fare un bagno nel Tevere. Una cosa da matti! E poi proprio dopo il tuo di– scorso! 53 C'è anche quell'idiota di Filippelli; lui ha prestato la macchina. Pensa un poco, hanno usato una macchina presa a nolo da una rimessa pubblica I E aggiunse tutti i particolari che aveva saputo da Putato e Filippelli, compresi quelli sul modo frettoloso con cui si era dovuto seppellire il cadavere. Il piano di azione di Rossi era che Mussolini affrontasse la tempesta dichiarando senza riserve che gli uccisori erano stati mossi da ragioni poli– tiche, che queste ragioni erano legittime e che quindi il delitto sarebbe rima– sto impunito: in tal modo la discussione si sarebbe irrigidi~a sin dall'inizio, la paura provocata da questa mc:>ssa udace avrebbe avuto un effetto ancor piu demoralizzante dello stesso delitto, e una volta per tutte l'opposizione. sarebbe stata schiacciata! Il Duce cominciò ad irritarsi alla notizia che la macchina era stata presa a nolo da una rimessa pubblica. 54 ' Mi disse - riferisce Rossi - che secondo lui questo incidente era un colpo mortale per il fascismo. Sentiva che' non poteva intraprendere niente per impedire che la polizia si mettesse in moto, e la magistratura era troppo infetta di massoneria per lasciarsi indurre a sviare la cosa. 55 111 Interrogatorio Filippelli, 25 luglio 1924; deposizione De Bono, 9 luglio 1924; _d 7 po– sizione Bruti, 25 giugno 1924; deposizione Tieri, 27 giugno e 12 novembre 1924; depos1z1one Marchetti, 3 novembre 1924; deposizione Cellantani, 12 settembre 1924; deposizione Suckert, 22 settembre 1924. 112 Memoriale Rossi dell'II febbraio r925, vedi Appendice A, par .. 35. 63 Il 7 giugno Mussolini. avev~ tenuto alla Camera un discorso dt tono conçiliativo. 114 Appunto inediti di Rossi, agosto 19127; cfr. Appendice A, par. _35, 1111 Interrogatorio ·Rossi del 23 giugno, e Appendice A, par. 35 (c1t. trad.). ·Bibloteca Gino Bianco 219

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