Gaetano Salvemini - Scritti sul fascismo I

Il diritto di uccidere cita un'azione costante di incitamento all'omicidio. Nel suo libro, Un anno di dominazione fascista, Giacomo Matteotti, che ha pagato con la vita la sua aperta opposizione alla dittatura, citava gli incitamenti piu tipici all'omicidio di cui si era avuto spettacolo nel 1923. Ma si potrebbe mettere insieme una antologia ancora piu sanguinaria attingendo alla letteratura fascista del 1924, 1925 e 1926. Se questa campagna in favore dell'omicidio fosse stata condotta contro la volontà di Mussolini, essa sarebbe stata messa a tacere dai procu– ratori del Re. Soltanto il richiamo ad ordini superiori può spiegare perché polizia e procuratori del Re permettono che gli autod delle peggiori violenze rimangano " ignoti. " Se Mussolini fosse stato contrario alla violenza, non avrebbe concesso tre amnistie ai suoi seguaci. Del resto anche i suoi discorsi, quando preso dal suo impeto naturale dimentica la prudenza, rivelano quanto sia ossessionato dal– l'idea della violenza e dell'assassinio. Ecco alcuni campioni, scelti tra i suoi discorsi del 1923: 9 Giugno. "Se i nemici alzeranno ancora la testa e faranno sentire la loro stupida opposizione, i fascisti serreranno ancora le loro file; e allora, guai ai vinti I " 64 19 Giugno. "Non lasciamo che nessuno abusi della nostra generosità. Se la schiuma di cui ho parlato intende di tornare ad occupare la scena pubblica, essi sanno bene, e lo devono sapere tutti gli italiani, che io chiamerò a raccolta le camicie nere, molte delle quali mordono il freno e mormorano impazienti." 65 28 Ottobre. "Vi prego di riflettere che la rivoluzione venne fatta coi bastoni: voi che cosa avete ora nei vostri pugni? (I fascisti gridano: "fucili," "moschetti," e mo– strano, levandole in alto, le armi.) (...) Se domani dessi il segnale dell'allarme, l'allarme delle grandi giornate, di quelle che decidono del destino dei popoli, rispondereste voi? (Sf, lo giuriamo/) Se domani vi dicessi che bisogna riprendere e continuare la marcia e spin– gerla a fondo verso altre direzioni, marcereste voi? (Sf, sf.) Il Governo fascista durerà per– ché sistematicamente disperderemo i nostri nemici. " 66 30 Novembre. "Trotzski prepara la guerra. Egli fa del militarismo in grande stile! Lo sapete benissimo, a base di aviazione e di cannoni, non di ordini del giorno! ( ...) Domandatene qualche cosa alla Repubblica di Georgia. " Ve/la: " E voi non avete fatto le spedizioni punitive? " Mussolini: " Ne faremo delle altre se sarà necessario. " 67 Nel suo memoriale del 15 giugno 1924, 68 Cesare Rossi, capo dell'ufficio stampa di Mussolini, affermò che le violenze piu scandalose erano state commesse dietro ordini personali di Mussolini 69 : 64 Cit. trad. 65 Cit. trad. 66 B. MussoLINI, Opera Omnia, Ed. Susmel, voi. XX, pp. 63-64. [N.d.C.] 81 Discussioni alla Camera dei deputati, cfr. Atti Parlamentari (XXVI legislatura), voi. XII, pp. II088-11114. [N.d.C.] 68 L'originale di questo documento è attualmente in possesso del signor Alberto Virgili, che è in esilio in Francia e al quale devo il facsimile .. Il memoriale fu pubbli~ato P:ima nei giornali italiani del 29 dicembre 1924, ed è stato ristampato nel volume Matteotti: fatti e docii– menti, Toulouse, Exoria, 2 ed., 1927, pp. 85 sgg. In un successivo memoriale dell'n feb– braio 1925 Rossi elaborò le sue accuse con l'aggiunta di nuovo materiale; questo secondo memoriale fu scritto mentre si trovava in prigione accusato di complicità nel delitto Matteotti. Pubblico il testo di questo nuovo memoriale nella Appendice A, alla fine del presente volume, omettendone la parte introduttiva, che è di carattere. puramente ~enerale. .. · 69 Dal 1914 sino al giugno 1924, Cesare Rossi fu uno dei collaboratori piu intimi di 185 ·sibloteca Gino Bianco

RkJQdWJsaXNoZXIy NjIwNTM=