Gaetano Salvemini - Scritti sul fascismo I

La dittatura fascista in Italia dannati, che avevano già scontato in attesa di processo due anni e mezzo di carcere vennero rilasciati; tre rimasero in prigione. Balbo, ras di Ferrara e generalissimo della milizia fascista, scrisse da Roma la seguente lettera al segretario del Fascio di Ferrara: Milizia Nazionale - Jt Comando Generale Roma, 31 agosto 1923 ... Per quanto riguarda gli assolti del XX dicembre, bisognerà spiegar loro che è igienico mutar aria, e stabilirsi in un'altra provincia. Se insistono a rimanere ed a procu– rare, di conseguenza, un disagio morale, bisognerà bastonarli senza esagerare, ma con consuetudine, fino a che si decidano. Mostra pure questa parte della mia lettera al signor prefetto, al quale dirai, a nome mio, che ho elementi sufficienti per giustificare la mia pretesa di non volere in città e provincia i masnadieri. La questura farà bene a persegui– tarli con fermi almeno settimanali, e sarà bene che il prefetto faccia capire al procuratore del Re, che, per eventuali bastonature (che dovranno essere di stile), 32 non si desiderano imbastiture di processi. Questa parte della lettera la leggerai al Consiglio federale. Se scrivo questo da Roma è segno che so quello che vi dico. Et de hoc satis. 33 In seguito a questo decreto di bando, le abitazioni dei tre imputati assolti furono pòste sotto la sorveglianza di picchetti di fascisti. Uno ebbe la casa invasa da una squadra di fascisti, rivoltelle alla mano. Altri furono bastonati in modo grave; due fuggirono in Francia, e diversi altri furono costretti a cer– car rifugio in altre città. Uno degli avvocati difensori fu bastonato. 34 In se– guito a ciò non si ebbe nessuna azione legale. I bandi venivano proclamati anche contro persone che non avevano mai subfto un processo. Ad esempio, il procuratore del Re di Novara chiese, in data 12 aprile 1926, l'autorizzazione della Camera per procedere contro il deputato fascista Belloni, accusato di aver bandito da Novara l'avvocato Porzio Giovanola . ... La sera del 5 novembre, l'on. Belloni, parlando dal balcone del palazzo della Pre– fettura alla popolazione che trovavasi adunata nel sottostante piazzale per inneggiare allo scampato pericolo di S. E. il presidente del Consiglio, promise che entro il domani sarebbe stato allontanato da Novara l'avv. Porzio Giovanola, quale iscritto al partito che aveva tramato contro la esistenza inviolabile del Duce. (...) Verso le ore II del giorno 6 (...) l'on. Belloni (insieme ad altri cinque fascisti) si recò nell'ufficio dell'anzidetto avvocato a cui ingiunse di lasciare la città nel termine di poche ore, altrimenti egli avrebbe dato l'ordine ai suoi squadristi di agire. Infatti l'avv. Porzio Giovanola partiva nel pomeriggio. 85 Inutile dire che la Camera dei deputati rifiutò l'autorizzazione a pro• cedere contro il Belloni, richiesta dal procuratore del Re. 32 " Bastonatura di stile " è una frase tecnica, che indica un tipo particolare di uso del manganello: i colpi devono essere nella parte inferiore del volto, per rompere la mandi– bola e costringere la vittima a letto per dei mesi; si deve fare attenzione a non fratturare il cranio, per evitare che ne segua la morte immediata. Il manganello usato è fatto in un modo speciale, piuttosto pesante ad una estremità, e qualche volta flessibile. 83 " Corriere della Sera, " 27 novembre 1924. [N.d.C.] Dopo la pubblicazione di questa lettera nel novembre 1924, Balbo dovette dimettersi da comandante della milizia, ma rimase membro del Parlamento e uno dei personaggi piu in vista del partito fascista. Nell'ottobre del 1925, egli veniva nominato sottosegretario di stato. 172 34 " Corriere della Sera, " 28 novembre 1 924. 35 "Avanti!," 14 aprile 1926. BiblotecaGino Bianco

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