Gaetano Salvemini - Scritti sul fascismo I

Il diritto di uccidere Il comportamento del tranviere dava a vedere in modo talmente evi– dente quanto quell'uomo fosse terrorizzato, che il pubblico ministero si rifiutò di considerare la sua testimonianza; disse il pubblico ministero nella sua requisitoria: Assai piu grave l'episodio Parentini che ha riempito di raccapriccio per le condizioni veramente terribili e atroci nelle quali si è svolto. (...) L'oratore della legge ritiene che questo punto della causa sia completamente provato. Se il tranviere Parentini ha negato, lo ha fatto per la paura da cui era invaso. 21 Il verdetto della corte fu che l'aggressore del Parentini era il Tamburini. Durante il processo ·per i fatti di Firenze del- 4 ottobre 1925, il presi– dente domandò a un testimone: "Riconosce nessuno degli imputati?" Que– sti, senza guardare verso il banco, rispose: "Nossignore." E il giudice: "Almeno si volti a guardarli!" Risate in aula. 22 Nel marzo 1926, il deputato comunista Riboldi presentò la seguente interrogazione al ministro della Giustizia e a quello degli Interni: A seguito del conflitto avvenuto la sera del 30 aprile a Palmi, ed agli arresti relativi, furono escussi come testimoni di accusa nella istruttoria il sacerdote Francesco Pugliese e certo Armando Perna. Il sacerdote dopo aver reso due contraddittorie deposizioni al com– missario di pubblica sicurezza e prima di comparire avanti l'istruttore lasciava una lettera di ritrattazione, misteriosamente sottratta e si suicidava gettandosi sotto il treno. Il secondo, tre giorni or sono, ingoiava quattro pastiglie di sublimato, dopo aver scritto una lettera nella quale dichiarava di suicidarsi per il rimorso di aver ingiustamente incolpato gli arrestati. Entrambi avevano dovuto rendere la loro deposizione contro gli accusati sotto pressioni e minacce, che li hanno spinti a togliersi la vita. Che cosa ha fatto e fa l'auto– rità locale di fronte a simili episodi? 23 I ministri non dettero risposta, non negai:ono i fatti e neppure tenta– rono di attenuare la responsabilità delle autorità. 3. Anarchi·a morale. A partire dalla " marcia su Roma, " in molte provincie, le liste dei , giurati sono state purgate degli elementi non fascisti. Di conseguenza gli ·· imputati fascisti vengono sistematica~ente assolti anche quando risultino , palesemente colpevoli dei piu atroci delitti. Il 15 luglio 1925, una giuria di Mantova assolveva tre fas~isti accusati di avere bastonato a morte, il 6 gennaio 1925, il contadino Guglielmo Rossi. Lo stesso giorno una giuria di Bergamo assolveva due fascisti accusati di avere assassinato il tipografo Perozzi nel novembre 1924. Il 31 luglio 1925, una giuria di Ferrara as·solveva gli imputati per l'as• 21 "La Nazione, " 7 marzo 1925. 22 " La Stampa, " 22 novembre 1925 (cit. trad.). , 28 Atti Parlamentari, Camera dei Deputati (XXVII legislatura), Sessione 1924-26, vol. VI, Allegato XXIV, pp. 427-29. [N.d.C.] 165 · f3ibloteca Gino Bianco

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