Gaetano Salvemini - Scritti sul fascismo I

La dittatura fascista in Italia al solito, eccetto che al momento del funerale di Luporini, quando quasi tutti chiusero le imposte in segno di lutto. (6) Parlare di "regno del terrore" è ridicolo. L'aspetto della città fu del tutto nor• male e ognuno si occupò dei fatti propri come al solito. (7) Quanto ai negozi saccheggiati, parecchi appartenevano a famiglie fasciste; furono saccheggiati da bande di criminali comuni, che approfittarono dei disordini e della eccita– zione della notte dal 3 al 4 per commettere le loro ruberie. (8) Quei fascisti che sgarrarono sono tutti in prigione; i colpevoli di reati minori sono stati già condannati - credo diciotto in tutto - a pene detentive varianti da nove a quindici mesi. (9) Coloro a.::cusati della uccisione dei due comunisti, Pilati e Consolo, saranno pro– cessati nel corso del tempo. ( 1) L' " eminente studioso inglese " accetta per buona la vers10ne ufficiale e trascura di notare particolari importanti: (a) La versione ufficiale non parla delle bastonature orga– nizzate dei massoni da parte dei fascisti negli ultimi giorni di settembre; la mancanza di ogni notizia su queste precedenti violenze pone in una falsa luce l'azione di quel massone· che la sera del 3 ottobre uccise un fascista e ne ferf un altro. (b) La versione ufficiale mente spudoratamente quando afferma che alle 14 del sabato l'ordine venne ristabilito, e che la domenica 4 ottobre si ebbero solo a verificare alcuni incidenti isolati nella mattina, ma niente altro. Di fatto, i processi del 21 e 24 novembre, e dell'n dicembre 1925 dimo– strano chiaramente che nella mattina del 4 ottobre furono commessi parecchi altri gravi delitti. (c) La versione ufficiale confonde e falsa il resoconto di quanto avvenne nella notte dal 3 al 4 ottobre, ad un punto tale che esso non ha piu né capo né coda. (d) La versione ufficiale cerca di dimostrare che la polizia fece ogni sforzo per sopprimere i disor– dini, ma tutte le notizie, anche quelle provenienti da parte fascista, concordano sul fatto che non è possibile fare il nome di una sola persona che sia stata arrestata durante i fatti. Se l' " eminente studioso inglese " accetta un documento di questo genere come tutta la verità, nient'altro che la verità, deve trattarsi di uno " studioso " il cui senso critico si contenta abbastanza facilmente. (2) L' " eminente studioso inglese " non ci dice quale è la versione dei fatti che fu fornita da B'andinelli. E dato che questa pretesa versione non è mai stata fornita da nes– suna fonte, da nessun giornale e da nessun propagandista filofascista, non è possibile discuterla. (3) Dopo che una ondata di bastonature ha infuriato per quattro giorni, due fascisti vanno a trovare un uomo che è stato bastonato dai loro camerati la sera prima; nel corso di un alterco, un amico dell'uomo bastonato perde la pazienza e spara. L' "eminente studioso inglese " è convinto che l'aggressione ai fascisti ebbe luogo " prima di tutto" senza nessuna provocazione. Sarebbe interessante sapere se questo " eminente studioso" ragionerebbe nello stesso modo se fosse stato bastonato lui o sua moglie. (4) Non ho mai negato il fatto che Farinacci abbia diramato l'ordine di cessare le rappresaglie; ma ho sottolineato che tale ordine non venne emanato il 26 settembre, quan• do cominciarono le violenze e quando esso avrebbe potuto fermarle, ma il 4 ottobre, quando queste erano già degenerate in saccheggio e assassinio. L' " eminente studioso in– glese " non tratta questo punto cruciale, e sposta invece l'attenzione discutendo un parti– colare che nessur.o mette in dubbio. (5) Il resoconto di tutta la faccenda pubblicato nel Nuovo Giornale di Firenze e nel Corriere della Sera di Milano è semplicemente la versione ufficiale. Fu data ai giornali dalla polizia e fu proibito loro di• pubblicarne ogni altra. Quando l"' eminente studioso inglese " dice che tale resoconto dovrebbe confutare l'accusa della soppressione ufficiale delle notizie, l'unica cosa che si può concludere è ancora una volta che egli è uomo che si contenta facilmente. (6) Nella Review of Reviews io affermai che durante i funerali del fascista ucciso tutti i negozi di Firenze erano chiusi, perché se non avessero chiuso, sarebbero stati deva• stati. L' " eminente studioso inglese " risponde che i negozi rimasero chiusi soltanto du• BiblotecaGino Bianco

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