Gaetano Salvemini - Scritti sul fascismo I

Note supplementari al capitolo terzo Nota A alla p. II7, Luigi Villari (The Fascist Experiment, p. 90) afferma che il rac– conto dei fatti di Firenze pubblicato in diversi periodici stranieri "era la piu mostruosa alterazione dei fatti reali." Egli si guarda bene dallo spiegare in che cosa consistessero que– ste "mostruose alterazioni. " Si deve prenderlo sulla parola. Nella sua versione, Villari non dice che i fascisti, prima che uno di essi uccidesse Luporini, era quattro giorni che andavano bastonando i massoni. E in tal modo egli può affermare che " il fatto che dette origine ai disordini fu l'uccisione di un esponente fascista, Luporini. " Narrando le rappresaglie che seguirono, nasconde ai suoi lettori in quali efferate circostanze vennero assassinati Consolo e Pilati, e si contenta di queste innocenti parole: "Piu tardi, i fascisti colsero l'occasione per uccidere_ due comunisti, che in quella faccenda non c'entravano affatto. " · Il senatore fascista Corradini, scrivendo nella National Review (dicembre 1925, p. 525), afferma anche lui che tutto quanto i giornali stranieri hanno pubblicato nell'ot- tobre 1925 sui fatti di Firenze è assai esagerato: . " Se i miei lettori vogliono una prova di questa esagerazione, riferirò loro che nes– suno dei turisti stranieri - inglesi, americani e altri - ritenne necessario c;ii abbreviare il proprio soggiorno a Firenze. Si può stare sicuri che se la metà di quanto hanno scritto i giornali fosse vero, essi sarebbero scappati via ·da Firenze e avrebbero lasciato l'Italia con la massima velocità consentita dalle loro gambe. Volete una prova migliore? " Sfugge al senatore fascista che gli stranieri, sapendo di non aver niente da temere personalmente, non avevano la minima ragione di "scappar via"; ma neppure avevano le buone ragioni del senatore fascista per non accorgersi di quello che accadeva sotto i loro occhi e raccontare quanto sapevano. Il console italiano a Manchester cercò di screditare la mia versione (nella Review of Reviews, 15 novembre 1925), pubblicando nel Manchester Guardian, del 2 gennaio 1926, una lettera ricevuta da " un eminente studioso inglese che vive a Firenze, " e di cui non rivelava il nome. La lettera affermava: (I) La versione ufficiale corrisponde del tutto alla verità; come ognuno qui è in grado di verificare, Bandinelli è ben noto ai membri della colonia britannica, ai quali ha fornito la sua versione dei fatti. (2) L'aggressione ai fascisti ebbe luogo, prima di tutto, senza che da parte di questi vi fosse stata nessuna provocazione. ' (3) Quanto all'ordine di Farinacci di cessare immediatamente ogni rappresaglia, esso venne affisso in città il giorno dopo, quindi non vi furono discussioni in proposito. (4) Il resoconto di tutta la faccenda fu pubblicato per esteso e in modo assai corretto tanto nel Nuovo Giornale di Firenze, che nel Co"iere della Sera, il quotidiano liberale di Milano, e in molti altri gior~ali, il che dovrebbe confutare l'accusa della soppressione uffi• · ciale delle notizie. (5) Contrariamente a molte affermazioni, il lunedi 5 i negozi rimasero aperti come 1 47 ibloteca Gino Bianco

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