Gaetano Salvemini - Scritti sul fascismo I

La dittatura fascista in Italia somministrata alle ore ro del 26 dicembre 1923 in una delle piu frequentate strade di Roma, Via Francesco Crispi. Cinque uomini che lo avevano seguito in una macchina lo aggredirono alle spalle coi manganelli, picchiandolo alla faccia, alla testa e al collo finché cadde privo di sensi. Allora risalirono sulla macchina e se ne andarono indisturbati. L'aggressione fu opera di due uffi– ciali della milizia fascista, di un tale che era stato buttato fuori dalla milizia perché colpevole di reati comuni, e di altri due, uno dei quali nel novembre dello stesso anno aveva già ucciso un giornalaio e, malgrado questo delitto, era stato lasciato libero. La seconda lezione Amendola la ricevette il 20 marzo 1924. In quel gior– no doveva pronunciare il suo discorso elettorale a Napoli. Ma il r9 marzo 1924, il segretario generale dei sindacati fascisti pubblicò il seguente ukase: • In nome di S.E. Benito Mussolini, Capo del Governo e Duce del fascismo, noi segre– tario generale delle Corporazioni fasciste di Terra del Lavoro ordiniamo: " Grande concen– tramento sindacale fascista su Napoli contraddittorio Greco Amendola, contro opposizione costituzionale. Tutti gli iscritti devono intervenire compatti, con gagliardetti e camicia nera. Tutti i mezzi di locomozione pubblici e privati e i treni verranno requisiti, previo rilascio di regolari buoni, firmati o dal Segretario dei Sindacati riuniti o dal Segretario politico. -Tutte le spese verranno rimborsate: il vitto e l'alloggio sono gratuiti. Gli operai piu bisognosi che interverranno avranno la giornata rimborsata. Informare la direzione degli stabilimenti e i datori di lavoro per il rilascio ad ogni costo degli operai e dei con– tadini. L'adunanza è fissata alle ore 14 precise di giovedf 20 c.m., nella piazza della sta– zione di Napoli, lato arrivi. Il presente da esibirsi a richiesta. " 11 Il comizio non poté essere tenuto; la polizia lo proibL Una terza lezione Amendola la ricevette il 5 aprile 1925, quando osò disobbedire ai fascisti partecipando a Roma a un comizio politico. Dopo il comizio lui ed i suoi amici furono aggrediti tre volte a bastonate. Amendola ne usd incolume, ma diversi dei suoi amici dovettero recarsi all'ospedale. Una quarta lezione Amendola la ricevette il 3 giugno 1924, una settimana prima che Matteotti fosse assassinato, insieme ad altri membri dell'opposizio– ne. Ecco il resoconto del Corriere della Sera del 4 giugno 1924: Già prima dell'apertura della seduta si parlava nei corridoi della Camera di una dimostrazione contro l'opposizione che si sarebbe effettuata in fine di seduta, e ciò si poneva in relazione con due comunicati pubblicati stamani sui giornali fascisti e filo– fascisti, il primo dei quali diceva: " ( ...) Tutti i fascisti della sotto-sezione Nomentano– Salaria sono tenuti a trovarsi nei locali della sotto-sezione per le ore 17,30 di oggi (...). " Infatti due centinaia tra fascisti e avanguardisti si sono trovati verso le 17 nella sede di Corso d'Italia, da dove, avute istruzioni, si sono mossi verso Piazza Montecitorio. Qui giunti hanno atteso, acclamando tratto tratto all'on. Mussolini, la fine della seduta. (...) Allorché è apparso l'on. Di Cesarò, i pochi carabinieri non hanno potuto contenere l'im– peto dei fascisti ( ...). L'ex-ministro è stato circondato, fischiato e urlato. (...) Uscivano allora i deputati dell'opposizione costituzionale on. Amendola, Bencivenga e Molé, il deputato socialista unitario on. Labriola e il deputato on. Zaniboni, accompagnati da alcuni redattori del Mondo. ( ...) I dimostranti sono riusciti a circondare l'on. Amendola ed i suoi compagni, che fra urla e spintoni e minacce si sono avviati verso Piazza Co- 11 A. DE AMBRIS, Ametidola, fatti e docttmenti, Toulouse, Exoria, 1927, p. 40. ro8 BiblotecaGino Bianco

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