Gaetano Salvemini - Scritti sul fascismo I

Il regno del manganello Vi furono alcuni incidenti isolati, di cui il piu grave fu quello di Torino nel di– cembre, quando due fascisti furono uccisi dai comunisti, e allora per rappresaglia i fascisti uccisero diversi comunisti; ma il governo prese delle severe misure per prevenire e punire atti del genere. Ora che il fascismo aveva il potere si doveva agire nella assoluta legalità. 4 La prima delle "severe misure" prese dal governo fascista per '" preve– nire e punire atti del genere" fu di impedire che fossero arrestati i responsa– bili di quello spargimento di sangue: perfino Brandimarte, che pubblicamente si era vantato di essere uno degli organizzatori dell'" eroica" impresa, fu lasciato indisturbato. La moglie di Quintaglié, nella lettera all'Avanti! del 26 luglio 1924, dice: · · Sporsi querela al Giudice istruttore che aveva sul tavolo uno dei proiettili estratti con l'autopsia, ma inutilmente. O meglio, ottenni questo, che le camicie nere venissero a minacciare anche me, costringendomi a disfarmi di un esercizio col quale avrei potuto guadagnare il pane per i miei figli, e ad abbandonare Torino. Sono passati diciannove mesi da allora, ma io spero sempre nella giustizia, perché mi pare quasi una pazzia ed un brutto sogno che un uomo buono e generoso come mio marito possa essere stato assassinato e che i suoi assassini possano godersela in libertà. La seconda" misura" fu l'amnistia del 23 dicembre 1922 - cinque giorni dopo questi atroci fatti - che cancellò tutti i delitti, omicidi compresi, se commessi per "fini nazionali." Nella nota esplicativa premessa al decreto di amnistia, un fine nazionale era esplicitamente definito un " fine fascista ": in tal modo gli assassini di Torino, avendo avuto un fine fascista, erano inclusi nell'amnistia. La terza "misura" fu un discorso tenuto a Torino il 1 gennaio 1923, da un deputato fascista, De Vecchi, sottosegretario di stato r:ielgabinetto Mus– solini. Nel suo discorso egli disse: ... ieri è stato necessario reagire, e mi prendo personalmente, benché fossi assente in quelle giornate, tutte le responsabilità morali e politiche di quanto è successo... 5 La quarta e quinta di queste "misure" fu la nomina di Brandimarte, nel gennaio 1923, a console della milizia volontaria per la sicurezza nazionale, un grado corrispondente a quello di colonnello dell'esercito, mentre De Vec– chi, prima fu fatto generale della milizia, poi gli fu dato il titolo di conte, e piu tardi fu nominato governatore della Somalia. Dopo tali "severe misurn" non meraviglia che i fascisti fossero inco– raggiati ad agire con sempre crescente "legalità." Nella notte del 21 gennaio 1923 1:1n fascista, certo Lubrano, fu ucciso a La Spezia da certi fratelli fascisti, che furono identificati ed arrestati dai cara– binieri poche ore dopo il delitto. 6 A La Spezia, come a Torino, l'incidente di– ventò un pretesto per un'azione di violenza su larga scala allo scopo di terro- 4 The Awakening of Italy, cit., p. 190. Il generale Sanna è anche piu stoico di Vi11ari. Mentre· presiedeva il Tribunale speciale per la difesa dello stato nel processo Lucetti (giugno 1927) ebbe a dichiarare che nessun incidente era avvenuto a Torino nel dicembre 1922. 5 "Corriere della Sera," 2 gennaio 1923. 8 Essi furono condannati a trent'anni. (" Corriere della Sera," 25 ottobre 1927.) .Bibloteca Gino Bianco

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