Gaetano Salvemini - Scritti sul fascismo I

CQme nacque la dittatura sione. Comunque andassero le cose, i fascisti si sarebbero presentati come gli unici salvatori del paese. Come primo risultato della proclamazione dello sciopero, il Re inter– ruppe tutte le consultazioni per una soluzione della crisi ministeriale, man– tenendo Facta come presidente del Consiglio, tanto per avere un governo come che sia per ristabilire l'ordine. Sin dal suo inizio lo sciopero generale fu un fiasco. I ferrovieri, i cui rappresentanti in seno all'Alleanza del lavoro erano stati i piu accaniti so– ·stenitori dello sciopero, risposero aderendo parzialmente e in modo fiacco. Su 229.000 uomini, solo 60.000 scioperarono. 89 Gli altri gruppi risposero an– ch'essi in modo incoerente. Fu l'ultima mossa fuori tempo del pugile che sta per essere messo al tappeto. Nella notte del secondo giorno, l'Alleanza del lavoro proclamò la fine dello sciopero per le ore r2 del giorno seguente, 3 agosto. 00 Il 5 agosto, l'ufficio stampa fascista pubblicò la "prima lista approssi– mata " delle città dove i fascisti avevano come rappresaglia occupato i muni– cipi, o devastato Camere del lavoro, circoli, cooperative ecc.: Alessandria, Ancona, Antignano, Ardenza, Campicaneto, Falconara, Figline Valdarno, Firenze, Fornovo, Gallarate, Gravina, Intra, Livorno, Milano, Muggia, No– ceto, Novara, Novi Ligure, Oderzo, Pavia, Pegazzano, Pistoia, Ponte a Signa, Rimini, Ronco, Rebocco, Sampierdarena, San Secondo, San Jacopo, Savona, Scandiano, Schio, Spezia, Tabiano, Torre, Torino, Vigevano, Voghera. Tali rappresaglie continuarono sino al r7 agosto. Mentre questa ondata di violenza infuriava in tutto il paese, Facta concentrava tutti i suoi sforzi nei negoziati con i fascisti, per impedire che essi occupassero Roma. Ottenuta la loro promessa che la capitale sarebbe stata rispettata, lasciò loro mano libera nel resto d'Italia. Di tutti i possibili pre– sidenti del Consiglio, Facta era quello che faceva piu comodo ai fascisti, fino al momento che non avessero deciso di occupare anche la capitale. La Ca– mera, che il r9 luglio aveva rifiutato di accettare la politica di Facta, gli concesse il voto di fiducia il r o agosto, e prese le vacanze. Nessuno comunque supponeva che il nuovo gabinetto sarebbe durato oltre il periodo delle vacanze parlamentari. Agosto e settembre furono mesi di intensi negoziati dietro le quinte. Nel congresso socialista di Roma del r-3 ottobre 1922, i delegati socialisti riformisti rappresentavano 29.rr9 voti, 89 AMMINISTRAZIONEDELLE FERROVIEDELLOSTATO, Relazione per l'anno r922-23, Roma, I 924, p. l 24. 90 Questo sciopero generale del 1-3 agosto è invocato di continuo dalla propaganda fa– scista come una prova che l'Italia era minacciata dal bolscevismo anche alla vigilia della marcia su Roma. Ad esempio, scrive Villari in "The Times, ." 27 agosto 1927: "È del tutto ine– satta affermazione. che il bolscevismo fosse finito un anno prima della Marcia· su Roma. Il 1° agosto 1922, lo sciopero generale politico proclamato dai diversi partiti sovversivi alleati (/), se non fosse stato per la reazione fascista (?), avrebbe paralizzato la vita di tutto il paese, come tentarono di fare gli autori dello sciopero generale in Gran Bretagna, nel maggio 192q." Lo sciopero generale inglese del maggio 1926 interessò cinque milioni di operai e durò nove giorni. Ciò che è " del tutto inesatto " è di porre i due scioperi sullo stesso piano. 85 BiblotecaGino Bianco 't

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