Gaetano Salvemini - Scritti sulla scuola

La politica degl'insegnanti al Congresso di Firenze afferma la necessità che il Parlamento non subordini in alcun modo la riforma del contratto d'impiego degl'insegnanti ad una generale riforma didattica, ma provveda senza ulteriori indugi a sottrarre per via di leggi organiche chiare e precise, che regolino anche le scuole pareggiate, l'amministrazione scolastica alle ingerenze politiche e all'arbitrio personale dei ministri, e a migliorare in efficace misura le indecorose condizioni economiche degli insegnanti, rimovendo cosf quelle che sono le piu rovinose e deplorevoli cause del cattivo funzionamento delle scuole. IV La politica degl'insegnanti al Congresso di Firenze1 Le accuse ed i sospetti Un'accusa che noi sentiamo ripetere dalla stampa politica contro questo nostro Congresso e in generale contro l'opera della nostra Federazione, è che, invece di trattare questioni scientifiche e pedagogiche, pet esempio quelle della scuola unica, dell'insegnamento del greco e via dicendo, ci occupiamo solo di volgari questioni economiche. Anzitutto è falso che gl'insegnanti medi sieno qui raccolti solo per chiedere miglioramenti economici: essi tratteranno anche di una gravissima questione morale, proclamando altamente che non intendono piu soggiacere senza garanzia alcuna agli arbitr1, alle ingiustizie, al beneplacito amministrativo, che fa di essi di fronte al Ministero della P. I. altrettanti servi della gleba tagliabili e corveabili a mercede. Il miglioramento morale è, anzi, per essi piu urgente e piu indispensabile del miglioramento economico: e se questo può ritardare ancora per poco, quello non deve ritardar né un anno, né un mese, né un giorno; perché ad esso nessuna difficoltà finanziaria o politica si oppone; perché dibattersi senza protesta nelle strette della ingiustizia economica può esser prova di forte animo, ma soggiacere piu a lungo alla pressione delle ingiustizie morali, sarebbe in voi mdizio semplicemente di viltà. Quanto poi al consiglio piu o meno amichevole e ufficioso, che ci vien dato, di occuparci piuttosto di questioni scientifiche e pedagogiche, esso emana da quella completa ignoranza della vita della scuola, che è purtroppo uno dei maggiori difetti della opinione pubblica italiana. Gl'insegnanti si occupano alacremente di questioni scientifiche e pedagogiche in pa1 Discorso pronunziato al Congresso di Firenze nella seduta antimeridiana del 24 settembre 1902. 61 BibliotecaGino Bianco

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==