Gaetano Salvemini - Scritti sulla scuola

L'organizzazione degli insegnanti e la scuola italiana all'inizio del secolo e andare al governo con la stessa assenza di idee concrete che si deplora nella Sinistra, ma pronta a cavarsi d'imbarazzo ponendo il bavaglio al paese; con una Estrema Sinistra, che, forte abbastanza per abbattere o sostenere i Ministeri altrui, ma non abbastanza per crearne dei propri, non riesce in alcun modo a spingere sulla via delle riforme la Sinistra e non osa suscitar questioni serie per non fare il giuoco della Destra. In siffatte condizioni parlamentari la grande palingenesi scolastica sarebbe per moltissimi uomini politici come la manna del cielo, perché consentirebbe di menare il can per l'aia chi sa per quanto tempo ancora, scansando il problema politico con l'aiuto dei diversivi pedagogici, e continuando quella spiritosa manovra delle promesse fatte per ridere, che minacciò nell'inverno passato di paralizzare e quasi di annullare la vita della nostra Federazione. Or a questa, che secondo la parola divenuta classica e consacrata nei resoconti parlamentari dopo il Congresso di Bologna si dovrebbe chiamar turlupinatura, noi non dobbiamo prestarci in alcun modo; se il Governo presenterà alla Camera un grande progetto di riforma universale, noi ne discuteremo la parte pedagogica, se non altro per dimostrare anche con le nostre dispute che per ora sarebbe meglio lasciar stare le cose come sono; ma dobbiamo sempre raccogliere il piu e il meglio delle nostre forze per la conquista del nostro miglioramento economico e morale; e dobbiamo considerar come nostro avversario chiunque creda, dissertando di greco e di latino, far le viste di non capire che in questo momento vi sono in Italia problemi molto piu semplici e piu urgenti da superare. 20 L'ordine del giorno del Congresso di Cremona Ecco l'ordine del giorno approvato alla unanimità dal Congresso di Cremona nella seduta pomeridiana del 25 settembre 1903: Il secondo Congresso della Federazione nazionale fra gl'Insegnanti <lelle scuole medie convinto che la trasformazione dell'insegnamento medio, richiesta dalle nuove e molteplici esigenze della vita sociale, esige ancora non brevi studi e dovrà avere attua-· zione graduale, per rimuovere ad una ad una le gravi opposizioni di principt e d'interessi che inevitabilmente susciterà; pur ritenendo utile che il Parlamento inizi l'esame di tale importante questione; rinnovando i voti unanimi e finora purtroppo inascoltati del pnmo Congresso nazionale e di tutti i numerosissimi Congressi e Comizi successivi; 20 La relazione fu discussa nella seduta pomeridiana del 25 settembre 1903 (II del II Congresso della F.N.S.M.). È riprodotta nel suo testo integrale. Solo l'o.d.g. conclusivo è riportato non nel testo proposto ma nella stesura accettata a conclusione del dibattito, che su di esso fu tenuto. Nel dibattito intervennero Vincenzo Massari, Luigi Natali, Giovanni Ferrara, Alessandro Paolo ed altri. La relazione è ospitata negli "Atti del Secondo Congresso degli insegnanti delle Scuole Medie," Cremona 25-28 settembre 1903 (Prato, Tipografia Editrice Nutini, 1904) pp. 11 sgg. [N.d.C.] 60 BibliotecaGino Bianco

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