Gaetano Salvemini - Scritti sulla scuola

L'organizzazione degli ùzsegnantt e la scuola italiana all'inizio del secolo recchie altre associazioni: la Società per la diffusione degli studi classici, la Mathesis, la Società italiana di Fisica, l'Associazione pedagogica,2 ecc.; e queste organizzazioni professionali pubblicano riviste e tengono congressi e contribuiscono poderosamente al progresso scientifico e pedagogico del nostro paese.3 La stessa nostra Federazione ha per iscopo nobilissimo appunto il progressivo miglioramento degli ordini scolastici; e poiché condizione pregiudiziale a siffatto miglioramento è una profonda riforma nelle condizioni giuridiche e materiali degli insegnanti, cosi la Federazione specializza per ora l'opera propria in questo senso, salvo a volgere le proprie forze, d'accordo con altre Associazioni consorelle, allo studio degli altri grandi problemi della scuola, appena sia stato adeguatamente sciolto il primo e fondamentale problema delle condizioni degl'insegnanti. Noi daremmo, per altro, prova di soverchia ingenuità, se dissimulassimo a noi stessi che in fondo ai candidi consigli, i quali ci piovono addosso da tutte le parti, di non dare alla nostra azione una impronta prevalentemente economica, si nasconde una grave preoccupazione, la quale turba anche gli animi di parecchi fra noi stessi: la preoccupazione, cioè, che il nostro movimento possa assumere un carattere politico e sociale e andar a confondersi con l'azione di uno qualunque fra i molti partiti, che si contendono la prevalenza nella nostra vita nazionale. Questa preoccupazione, che si manifesta in alcuni sotto forma di consigli piu o meno disinteressati, scoppia in altri, invano compressa, in insinuazioni ignobili ed in invereconde calunnie. Ed ecco qui un giornale di Bologna,4 il cui nome non riferirò, perché non è lecito pronunziare parole oscene, il quale afferma che il discorso inaugurale del nostro presidente Kirner era un discorso prettamente socialista, e che la maggioranza socialista del Congresso applaudiva ai passi piu sovversivi, guidata dai cenni di un deputato socialista e del Segretario della Camera del lavoro di Firenze. È una freccia avvelenata che insorge contro noi dal basso, e alla quale opponiamo il nostro piu incondizionato disprezzo; ma è anche un sintomo chiaro per quanto deplorevole di quelle preoccupazioni, che il movimento nostro fa sorgere nella opinione pubblica del nostro paese, e alle quali noi abbiamo il dovere di rispondere con franchezza, con coraggio, senza. eqmvoc1. 2 Queste associazioni furono rappresentate ai Congressi del 1902 e del 1903. [N.d.C.] 3 S'intende che di questi congressi e di queste riviste gli ultimi ad interessarsi sono precisamente quegli "amici della scuola," che ci consigliano ad occuparci di pedagogia... quando ci occupiamo di economia. Nel settembre 1903, oltre al Congresso di Cremona si tennero anche due altri Congressi pedagogici d'insegnanti: uno a Napoli della Mathesis, l'altro a Catania della Società di fisica. Nessuno se ne occupò. Gran bella cosa la pedagogia! E che peccato che anche gl'impiegati delle poste e telegrafi, invece di occuparsi del telegrafo senza fili, protestino contro i punti di merito e contro le immoralità della burocrazia! 4 Ferrai Demetrio, Il primo Congresso di professori delle Scuole medie, "Il Resto del Carlino" (Bologna), a. XIX, n. 268, 25-26 settembre 1902, p. 1. [N.d.C.] 62 BibliotecaGino Bianco

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