Gaetano Salvemini - Scritti sulla scuola

Come tntziare la riforma scolastica Quale debba esser questa tattica, il Congresso di Firenze affermò, le sezioni federali hanno in quest'anno trascorso con quasi unanime concordia concretato, il presente Congresso - speriamo - determinerà in maniera definitiva. Ma come fra noi accanto a quelli, che di fronte al problema politico han preso subito una posizione netta, sia accettando sia respingendo la tattica della Federazione, non sono scarsi coloro che preferiscono non compromettersi con la politica e rimaner nelle solitudini del1' Arcadia a salmodiar lamentazioni che nessuno ascolta, e a implorar elemosine che non arriveranno mai, cosi'.molti uomini politici, invece di decidersi una buona volta apertamente pro o contro le nostre proposte, amerebbero meglio continuare per un pezzo a giocar d'equivoco e di belle parole, aderendo ai nostri comizi e non operando nulla per farne accettare le deliberazioni, presentando disegni di legge e mozioni e rimandandole da un mese all'altro, dichiarando che noi abbiamo non una ma cento ragioni e votando per i ministri che si fan venire il nervoso quando qualcuno proponga sul serio che ci si dia ragione.18 E questi amici di tutti, e quindi anche amici d<:lla scuola, sono falange nella Camera presente; la quale, sorta da elezioni,19 in cui fu in giuoco il solo problema delle libertà costituzionali, si è mantenuta fedele al mandato ricevuto, rispettando e consolidando la libertà - e il paese deve serbargliene eterna gratitudine, e noi insieme alle altre sottospecie della classe lavoratrice -, ma dimostra un disorientamento completo e inguaribile di fronte a tutti gli altri problemi della ·vita nazionale, con una Sinistra, che crede di aver tutto fatto assicuran- _ do per dottrinarismo liberale alle classi lavoratrici una libertà, che esse si erano combattendo conquistata non per fare del dottrinarismo liberale, ma per possedere uno strumento sicuro di riforme e conquiste economiche e morali concrete; con una Destra, che si sforza di approfittare delle difficoltà, che l'esercizio della libertà crea alla Sinistra, per cacciarla di sella convinti ed eloquenti, ma la questione alla Camera assume di necessità un aspetto politico e a conti fatti tutto rimane come prima. Ecco perché, pur non disperando dell'avvenire, io non vorrei che Ella e i suoi colleghi sperassero troppo da questo movimento, in cui Ii segue· la benevolenza dei piu, ma da cui non possono sperare il risorgimento immediato delle loro sorti.,, (Bollettino della Federazione II, 246-7.) L'on. Bonardi nel Comizio di Brescia del 21 giugno p. p. "fu dolente di confessare che ogni buona intenzione (?) del Parlamento s'infranse contro l'esigenze della politica" (Bollettino II, 347). Nella seduta tenuta il 16 dicembre 1902 dalla Commissione introvabile, incaricata di esaminare il progetto per l'aumento degli stipendi dei maestri elementari, il ministro Nasi "non diede affdamento alla Commissione, sia per la portata finanziaria (dai 10 ai 12 milioni), sia per l'indirizzo eminentemente politico della proposta Rizzetti"; e poi rifiutò di fornire alla Commissione gli elementi statistici necessari per dare alla proposta una base sicura e inconcussa; e nella seduta della Camera dell'll giugno 1903 osservava: "Si tratta di domandare al bilancio dello Stato una spesa di nove milioni calcolata con dati statistici molto imperfetti (!!!) ... Osservo poi che con la proposta Rizzetti si avrebbe un primo e fondamentale dissenso fra coloro, che vogliono risolvere il problema coi mezzi dell'Erario e quelli che preferiscono la tassa scolastica.,, Piu chiari di cosi non si potrebbe essere. 18 E nei giorni precedenti al Congresso di Cremona, si videro anche dei deputati "amici della scuola" andar in giro per le città meridionali a reclutar crumiri, che dovessero venire a Cremona col biglietto ferroviario gratuito fornito dal . ministero della pubblica istruzione per far andar a male il Congresso! 19 Le elezioni politiche del 3 giugno 1900, che sconfessarono apertamente il tentativo del governo Pelloux di realizzare il colpo di stato legalitario con una serie di leggi eccezionali (4 gennaio 1899), bloccate in Parlamento dall'ostruzionismo della sinistra di Giolitti e Zanardelli, alleatasi all'Estrema Sinistra. [N.d.C.] 59 BibliotecaGino Bianco

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