Gaetano Salvemini - Scritti sulla scuola

Come iniziare la riforma scolastica teorie pedagogiche moderne si afferma che "l'istruzione secondaria ha per fine di dare ai giovani la cultura .fìloso.fìco-letterariae scienti.fica, che apre l'adito alle Facoltà universitarie ed agli Istituti d'istruzione superiore dello Stato o conduce al conseguimento di determinati diplomi professionali," rimescolandosi in un unico mostruoso istituto agrimensori, ragionieri, maestri elementari e alunni destinati agli studi universitari, per suscitare ostilità infinite e interminabili dispute. E poi, anche dato e non concesso che le discussioni dovessero nusc1r brevi e l'approvazione sollecita, a chi sarebbe affidata oggi la cura di dar forma concreta alle massime approvate dal potere legislativo? A quello, che con termine metafisico si chiama Potere esecutivo e che, cosi com'è oggi costituito, non è altro che la volontà personale dei Ministri, uomini politici anch'essi, che salgono a quell'ufficio non per ragioni tecniche ma per ragioni politiche e ne sono sbalzati non per ragioni tecniche ma per ragioni politiche? Continuerebbe allora questo che è uno dei piu deplorevoli flagelli delle scuole, continuerebbe la marea ininterrotta e capricciosa dei decreti, dei regolamenti, delle circolari, dei telegrammi, delle disposizioni speciali, con cui l'un Ministro dissipa l'opera del predecessore quando non si diverta a disfar l'opera propria, e le mutevoli opinioni di chi si trova per caso a governare sono la legge delle leggi, e nessuna buona riforma ha garanzia di stabilità, e la vita scolastica è un caos anarchico e informe, in cui "la legge dapprima disciplina una serie di rapporti piu o meno vasti; sopraggiunge il regolamento, il quale nel determinare le condizioni sotto cui deve applicarsi la legge, allarga e trasforma il contenuto di questa, ne usurpa il campo, ne altera i confini e l'indole; piu tardi la circolare ministeriale altera e trasforma il regolamento; né manca una quarta fase, in cui la concessione ministeriale, fatta per casi singoli e volta per volta, riesce a modificare le circolari, i regolamenti, le leggi. "11 Gli effetti di questa rovinosa condizione di cose sono molto piu gravi di quanto a prima vista non sembri, perché non solo gl'insegnanti hanno perduto in siffatta confusissima baraonda di ordini e contrordini ogni fiducia nella continuità e serietà della loro opera, ma gli alunni e le famiglie si sono avvezzati a vivere in un perenne stato di incertezza e di precarietà; e poiché ogni nuova disposizione non fa se non spostare l'equilibrio dei rapporti fra insegnanti e alunni, l'andare a scuola è divenuto per gli uni e per gli altri ciò che è per i finanzieri andare al palazzo della borsa: si gioca al rialzo o al ribasso sulla buona o cattiva digestione del Ministro; e come il maestro non sa piu nell'interrogare e giudicare l'alunno se il voto, che segna oggi nel registro, avrà domani il valore di lode o di biagetto di legge - giudicato negativamente dalla F.N.S.M., perché dispersivo - non fu mai portato alla discussione in Parlamento, nonostante le dichiarazioni di impegno fatte dallo Zanardelli alla Camera dopo la crisi, il 20 giugno 1903. [N.d.C.] Jt Codice scolastico del regno d'Italia, pubblicato cfa Pietro Cogliolo. e Angelo Majorana, Firenze, Barbera, 1892, prefazione. 51 BibliotecaGino Bianco

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