Gaetano Salvemini - Scritti sulla scuola

L'organizzazione degli insegnanti e la scuola italiana all'inizio del secolo gli studiosi una minoranza molto forte e autorevole e influente, la quale combatterà nella stampa, nella Camera dei Deputati, nel Senato, nel Consiglio Superiore, contro il nostro sistema per la conservazione dell'antico, e cercherà di prolungare per quanto sarà in lei le incertezze e le discussioni; né si può pretendere che avvenga altrimenti, perché ognuno ha il dovere, massime quando si tratta di problemi gravi come questo, da cui dipende la vita intellettuale e morale delle giovani generazioni, di sostenere con ogni energia il proprio modo di pensare. Inoltre, questa beneaugurata maggioranza per la scuola unica, anche ammesso che sia grossa e magari strabocchevole, non è nient'affatto compatta. La scuola media dev'essere unica nel primo grado degli studi o in entrambi i gradi? Ammesso che debba esservi solo una scuola media unica di primo grado, dev'essa durare tre anni, o quattro anni, o nientemeno sei anni, come vogliono alcuni per non obbligare gli alunni a scegliere la loro strada prima che abbiano messo fuori tutti i denti del giudizio? La scuola unica deve avere per base l'insegnamento delle scienze e delle lettere? Ammesso che debba avere per base l'insegnamento delle lettere, queste devono esser classiche, in modo da imporre il latino anche a coloro, che oggi vanno alle scuole tecniche appunto per paura del latino, oppure devono essere moderne in modo da rimandare il latino al secondo grado della scuola, facendolo studiare solo da chi lo preferisce agli altri studi? Noi non discutiamo quali risposte debbano darsi a queste domande, perché non intendiamo sconfinare dal nostro tema e un grosso volume non basterebbe a trattare con serietà tante questioni; osserviamo solo che le questioni esistono, e che esse dividono gli uni dagli altri i propugnatori della scuola unica altrettanto profondamente quanto tutti insieme sono divisi dai difensori della scuola secondaria plurima: noi, per es., mentre sar~mmo disposti a sacrificare la nostra scuola unica di quattro anni alla scuola di tre, non accetteremmo mai e poi mai quella di sei o, peggio ancora, di otto; e piuttosto che veder inflitto il latino ai maestri elementari e agli agrimensori, con grave iattura dell'insegnamento classico medesimo, diserteremmo in caso di pericolo il partito degli unitari e andremmo a rafforzare, per quanto la nostra diserzione potesse servire, l'esercito· dello statu quo. E viceversa farebbero gli altri; e i difensori del presente regi- · me, incuneandosi fra le schiere indisciplinate dei novatori, riporterebbero alla fine allegra vittoria; e insieme con la causa della scuola unica sarebbe liquidata per un pezzo, dopo tante sterili discussioni e vani conati, la causa degl'insegnanti. E queste difficoltà si opporranno sempre alla istituzione della scuola unica, finché i seguaci di questa non avranno compreso che la riforma da essi vagheggiata non si deve impiantare ad un tratto, facendo strage spietata di tutte le scuole d'oggi e fondendone i frantumi secondo un modello preconcetto, contro cui non potranno non insorgere insormontabili opposizioni; ma la via piu sicura e piu spedita per arrivare alla scuola media 48 BibliotecaGino Bianco

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