Gaetano Salvemini - Scritti sulla scuola

L'organi::::::azionedegli insegnanti e la settala italiana all'ini::::iodel secolo dere nel bizantinismo accentratore e uniforme. Avremmo avuto, dunque, la scuola media unica, ma senza le scuole complementari e professionali; e la moltitudine "diversa e confusa" si sarebbe volta a tempestar le porte dei nuovi istituti, come aveva già fatto traboccar gli antichi, né i quattro anni di corso né il nome di ginnasio né la paura del latino - povero latino, ridotto alla funzione di spaventa-passeri! - sarebbero valsi a metterla in fuga; perché questa smania divorante d'istruzione e di luce, che affatica oggi le classi popolari, non si soffoca né col latino, né con le tasse, né con le leggi piu spietate, ma deve essere secondata e incanalata per la sua via; e quando le classi agiate, avide ed egoiste, non si preoccupano se non delle proprie scuole e trascurano le scuole del popolo, questo invade, in mancanza di ambienti piu adatti, le scuole dei ricchi, e le perturba, e le disorganizza, e punisce la spensieratezza immorale dei padri frastornando la istruzione dei figli. Sono dal 1888 ad oggi mutate le nostre condizioni? Abbiamo noi nei trascorsi quindici anni provveduto a inalveare verso studi di immediata praticità quella corrente di alunni che intorbida le scuole medie d'oggi e continuerebbe a intorpidar quelle di domani? E piuttosto che perdere il tempo a fantasticar disegni di nuovi edifizi, non sarebbe meglio cominciar dallo sviare l'impeto rovinoso delle acque dalle basi della costruzione attuale, su cui dovrà bene o male elevarsi anche la costruzione futura? lA Babele delle opinioni. Gradualità e sperimentalismo nelle riforme Supponiamo, del resto, che siffatte questioni pregiudiziali non esistano, che l'insegnamento delle lingue moderne proceda nel migliore dei modi p~ssibili, che l'insegnamento delle scuole complementari e professionali sia già organizzato, e che tutto il problema didattico si riduca semplicemente a sapere in qual modo si debbano rifondere le nostre scuole per renderle piu giovani e meglio rispondenti ai bisogni della moderna convivenza civile. Anche cosI circoscritto il campo del lavoro, quale disegno di riforma è oggi cosI universalmente accettato, che non darebbe luogo a lunghe ed aspre discussioni e non correrebbe sicuro pericolo di esser travolto dalle ostilità inconciliabili di mille gruppi, concordi tutti nel criticare il presente, ma discordi sul metodo della ricostruzione, e pronti, appena un qualsiasi gruppo pretenda la applicazione immediata del proprio programma, ad associarsi per costituire sempre una maggioranza negativa ed abbatterlo? Ognuno di noi ha, senza dubbio, intorno alle questioni scolastiche le sue idee, e per queste combatte e si accalora e vorrebbe attirar la maggioranza; ma ognuno ha le sue, in questo campo cosI difficile e disputabile; e salvo ad esser presi da una deplorevole vertigine di orgoglio, salvo ad avere una testa miseramente ed insanabilmente giacobina, chi di noi si 46 BibliotecaGino Bianco

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