Gaetano Salvemini - Scritti sulla scuola

Come tmz,are la riforma scolastica foggino sempre e dappertutto sopra una stampa; è bene che sopperiscano ai bisogni particolari dei diversi luoghi e possano avere un numero maggiore o minore di corsi e non tutti gl'insegnamenti medesimi." Dopo di che il buon senso vorrebbe che si sospendesse ogni riforma a base di scuola media unica finché non fosse pronto lo sfogatoio delle scuole pratiche; ma la Commissione, i cui pensieri già ci erano balenati attraverso a quel grazioso diminuendo delle_scuole, che prima si dovevano, poi si potevano, finalmente era solo a sperare che si volessero istituire, non si indugia molto intorno all'ostacolo e si tira allegramente d'imbarazzo: "In teorica sarà anche vero; in pratica tanto fa costruire la strada prima e la casa poi, tanto fa edificare prima la casa e poi tracciar la strada. E se rispondessero che questa è un'immagine e non un argomento,8 noi potremmo osservare: che il nostro ufficio era di prendere in esame un disegno di legge concernente le scuole secondarie, né potevamo dilungarcene troppo (!); che la questione, oltreché didattica, è anche finanziaria"; e terminava invitando con un ordine del giorno il Governo a presentare prima che si chiudesse la sezione legislativa "un disegno di legge per la istituzione di scuole che sieno di complemento alle elementari e abbiano intenti sicura- . . ,, mente prat1c1. Se la legge fosse arrivata alla discussione parlamentare, quest'ordine del giorno avrebbe riportato senza dubbio l'unanimità: ma sarebbe stato eseguito? Chi conosce che la unanimità è quasi sempre la onorata sepoltura degli ordini del giorno che invitano il Governo a far qualcosa di urgente e di necessario, dubiterà molto che a questo voto della Camera sarebbe toccata miglior fortuna; e il dubbio diventerà certezza, quando si pensi che a risolvere il problema in discorso non solo occorrono grandi risorse finanziarie,9 ma bisogna superare molte e complesse difficoltà d'indole tecnica per adattar le singole scuole ai bisogni dei singoli paesi e non ca8 È peggio che "un'immagine e non un argomento"; è un'immagine sbagliata, perché la casa e la strada non stanno niente affatto fra loro come le scuole medie e le scuole professionali: se si volesse fare un'immagine, bisognerebbe dire che è assurdo, volendo vuotar due vasi pieni d'acqua, costruirne uno nuovo, che si prevede e si desidera riesca insufficiente a contener l'acqua dei primi due, senza prepararne anche un altro per raccogliere il liquido sovrabbondante. E meno male se si trattasse d'acqua: qui si tratta d'uomini! 9 Queste risorse la Commissione sperava che sarebbero scaturite - ecco un altro miraggio della scuola unica! - dalla grande riforma scolastica che essa proponeva, donde calcolava che lo Stato avrebbe guadagnato L. 879,801 precise all'anno, e gli enti locali avrebbero risparmiato nientemeno tre milioni; ma per far guadagnare tanti quattrini allo Stato doveva fra l'altro aumentar le tasse scolastiche, porre a carico delle provincie le spese pel materiale scientifico, a carico dei comuni i salari per gli inservienti, e a carico delle provincie e dei comuni le spese per le classi aggiunte, e sopprimere circa mezzo milione di sussidi agli enti locali per l'istruzione secondaria, sconvolgendo da cima a fondo tutte le finanze comunali e provinciali; e per arricchire di tre milioni i comuni e le provincie, nonostante i nuovi pesi su essi caricati, dimenticava di notare, senza pregiudizio di altre piccole dimenticanze: 1) che nelle città in cui la scuola governativa avrebbe assorbita la scuola locale, l'ente locale avrebbe risparmiata la spesa della propria scuola soppressa, ma avrebbe anche perdute le tasse scolastiche; 2) non tutte le scuole locali sarebbero state assorbite dalle governative, ma le sole scuole inferiori, perché le superiori rimanevano intatte, e solo nelle città in cui oltre alla scuola comunale vi fosse stata la governativa; 3) non teneva nessun conto del nuovo onere delle pensioni, che sarebbe stato enorme specie per gli enti locali i quali avrebbero dovuto licenziare - sempre secondo i calcoli della Commissione - circa 5000 insegnanti. Con questi metodi è facile fare saltar fuori le centinaia di migliaia e i milioni. 45 BibliotecaGino Bianco

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