Gaetano Salvemini - Scritti sulla scuola

Lo stato giu1·idico degl'insegnanti zione indispensabile perché riesca davvero utile ed efficace l'opera di quella Commissione consultiva, 11 che il ministro Nasi 12 ha avuto l'ottima idea di istituire nel nostro Ministero con l'incarico di dar parere appunto: a) sui reclami concernenti le ammissioni, le promozioni, le punizioni non deferite al Consiglio superiore della pubblica istruzione; b) sulle proposte o sui reclami relativi al movimento nel personale delle scuole secondarie e normali e m quello dei funzionari appartenenti all'amministrazione centrale e provinciale ecc. Sulle funzioni di questa Commissione non posso far meglio che riferire le critiche del prof. Belletti13 nella speranza che il Congresso federale aderisca ad esse: Se si vuol far cessare il regime del beneplacito amministrativo e instaurare il regime della libertà, della giustizia, della responsabilità, bisogna dare un passo avanti e cancellare assolutamente dalla pratica amministrativa le impenetrabili ragioni di servizio. E non sarà che una logica conseguenza dell'abolizione dei cenni riservati e della istituzione della Commissione consultiva. Perché a quel modo che il Ministro ha imposto ai capi d'istituto l'obbligo di dire apertamente quello che pensano sui professori e di comunicarlo agl'interessati, perché possano difendersi; cosi è naturale che questo obbligo sia imposto all'amministrazione centrale, affinché non possa piu trincerarsi dietro le sibilline ragioni di servizio, che possono dir molto, ma possono anche dir nulla. E cosf la Commissione consultiva avrà davvero materia da discutere; perché altrimenti, se si mantiene la suprema ragione del diritto insindacabile dello Stato, a che istituire una Commissione consultiva? Se la Commissione si arresta poi dinnanzi alle non specificate ragioni di servizio, se non riconosce alcun diritto agli individui, anche se siano iniquamente lesi i loro interessi, allora è bell'e finita; e siamo sempre da capo. C'è soltanto di piu una Commissione chiamata a sanzionare il beneplacito amministrativo. Il Congresso federale, quindi, vorrà, speriamo, far suo il voto delle sezioni di Cremona e di Città S. Angelo e del Congresso parziale di Cremona, che "sia riformata e resa stabile con una legge la Commissione consultiva in modo che siano date serie guarentigie contro il beneplacito amministrativo." Le riforme necessarie alla procedura di questa Commissione sono state formulate dal prof. Belletti, nella bella conferenza piu volte da noi citata, nel modo seguente: "Sia consentito di corrispondere direttamente con la Commissione stessa senza passare per il tramite del Ministero, sia fatto oh11 La Commissione consultiva alle dipendenze del mmtstro della P. I. per le questioni relative al personale e ai ricorsi fu istituita con R. D. 19 maggio 1901, n. 183 dal ministro Nasi. Ne facevano parte magistrati, consiglieri di Stato e alti funzionari. Nello stesso decreto si liberalizzava la materia relativa alle note caratteristiche. [N.d.C.] u Fu sindaco di Trapani e deputato dal 1886 al 1926. Ministro dell'Istruzione nel gabinetto Zanardelli (1900-1903) destò gravi sospetti sulla propria gestione finanziaria e nel 1908 fu condannato dall'Alta Corte di giustizia a 11 mesi e 20 giorni di reclusione e a 4 anni d'interdizione dai pubblici uffici. Nel 1913 rientrò alla Camera, considerato dai suoi elettori vittima di ingiusta persecuzione politica. Usci dalla vita politica nel 1926. [N.d.C.] 13 Belletti G. Domenico del Liceo di Cremona, uno dei piu attivi delegati del Congresso. [N.d.C.l 25 BibliotecaGino Bianco

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