Gaetano Salvemini - Scritti sulla scuola

L'organizzazione degli insegnanti e la s'cuola italiana all'inizio del secolo anziani restano per anni ed anni accantonati in paesi infelici e non desiderati. Ma vi sono residenze di prim'ordine, per le quali gli aspiranti sommano a decine, a centinaia; e fra i colleghi, che si lamentano di ingiustizie sofferte, piu numerosi dei trasferiti contro volontà sono forse coloro, il cui dolore consiste nell'aver perduta una residenza da lunghi anni ambita e concessa a un tratto ad altri meno degno. Non di rado questi rancori sono ingiustificati, perché nessuno è giudice sereno dei propri meriti in confronto con gli altri; ma dove i diritti non sono nettamente determinati, è naturale che ognuno creda di aver diritto a tutto; dove nulla vieta di aspirare a un dato miglioramento, è naturale che chiunque da quel miglioramento si veda escluso non per volontà della legge, finisca col ritenersi vittima di una ingiusta sopraffazione. Né d'altra parte si può negare che chi si lamenta non abbia molte volte per lamentarsi mille e una ragioni; perché, anche quando non intervengano le solite inframettenze e i soliti favoritismi a dirigere l'opera degli alti funzionari del Ministero, questi, non avendo innanzi a sé alcuna norma sicura, non potendo tener a mente i nomi e i desideri di tutti gl'insegnanti, si regolano secondo l'ispirazione del momento, che può esser buona e può esser cattiva. Ammesso, dunque, che anche in questo campo il beneplacito amministrativo vada soppresso, perché causa di ingiustizie e di rancori, quali criteri dovrebbero esser seguiti nel coprire i posti vacanti? La prima idea, che si affaccia alla mente, è che per ogni posto vacante si bandisca un concorso fra gl'insegnanti di ruolo, lasciando ai principianti i posti per i quali nessuno ha concorso. Ma questo significherebbe moltiplicare fino a proporzioni spettacolose il numero dei concorsi, con un'ingiusta lesione per i diritti dell'anzianità, che vanno anch'essi rispettati. Sembra a noi che una distinzione vada fatta fra le città, che sono sede di grandi biblioteche, archivi, musei, università ecc., e le altre: tutti i posti delle prime dovrebbero esser conferiti per concorsi speciali banditi fra gl'insegnanti di ruolo, perché è giusto ed utile alla coltura nazionale che i grandi centri intellettuali sieno riservati a coloro che associano all'insegnamento le cure della produzione scientifica; i posti delle altre città dovrebbero esser conferiti ai piu anziani fra gli insegnanti di ruolo, che non avessero demeriti e ne facessero richiesta entro un termine determinato dopo la pubblicazione della vacanza nel Bollettino del Ministero. Le cattedre rimaste scoperte dopo siffatti movimenti sarebbero coperte con nuove nomme. La Commissione disciplinare L'abolizione dei traslochi per ragioni di serv1z10 e l'assetto giuridico di tutta la materia delle ammissioni e dei traslochi, sono la condi24 BibliotecaGino Bianco

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