Gaetano Salvemini - Scritti sulla scuola

L'organizzazione degli insegnanti e la scuola italiana all'inizio del secolo meno indecente condizione economica; è giusto che il vostro lavoro sia meglio rimunerato. Ma a soddisfare le vostre domande occorre un notevolissimo aumento nel bilancio della Pubblica Istruzione: si tratterebbe di accrescere la spesa subito di tre o quattro milioni annui, e negli anni successivi l'aumento dovrebbe andare gradatamente elevandosi fino a 6 o 7 milioni. Si fa presto a chiedere milioni, il difficile è ottenerli! E aver ragione di chiederli non basta: bisogna aver anche la forza necessaria per far prevalere la ragione in questa società, in cui ognuno non pensa che a sé e il piu forte finisce sempre col prevalere sul piu debole. Ora voi siete pochi: alcune migliaia, sperduti in una nazione di trenta milioni; chi vi aiuterà nella vostra conquista? chi si occupa di voi? _ L'opinione pubblica - sarebbe follia illudersi - è indifferente a vostro riguardo: gli stessi padri di famiglia, che vi affidano i loro figli, non si curano affatto di voi. Alle famiglie, in questo triste periodo di lotta per l'esistenza, importa solo che i figli passino gli esami: studiando, se è possibile, ma passino a tutti i modi gli esami. Che importa ad esse se il professore è un uomo di genio o un arfasatto? Esse non distinguono che due categorie di professori: i buoni e i cattivi; buoni, quelli di manica larga; cattivi, gli altri. Il babbo non si occupa di quel che avviene a scuola, se non alla fine dell'anno, nei giorni degli scrutini e delle prove: allora la mammina non fa che annoiar tutti i santi colle novene e colle litanie, la sorella appena vede il pericolo della bocciatura si fa venir gl'isterismi, il babbo vuol la pace in famiglia e difende a spada tratta il poco intelligente rampollo. E guai se c'è di mezzo un deputato o un senatore o un elettore influente! Il professore cattivo e senza cuore viene sbalzato a 1.500 chilometri di distanza per ragioni di servizio. Vi è forse favorevole il Parlamento? I deputati e i senatori sono in tutt'altre faccende affaccendati, e non si preoccupano che di soddisfare le richieste dei gruppi sociali politiéamente ed elettoralmente piu forti, mentre voi siete pochi e deboli. Po.- tete voi fare affidamento sulla buona volontà dei Ministri? I Ministri sono quel che è il Parlamento, come il Parlamento è fatto ad immagine e somiglianza del paese. Quale Ministro non sarebbe lieto di soddisfare i vostri desideri legando il suo nome a una riforma, che lo farebbe am~re e benedire da voi tutti? Ma si tratta di chiedere quattrini, e quando si arriva ai quattrini le difficoltà sono enormi, e il Ministro non può fare miracoli, non può imporre ai colleghi e al Parlamento una grave spesa, di cui la opinione pubblica non sente l'assoluta necessità. Volete che un Ministro provochi una crisi politica sulla questione degl'insegnanti secondari? Sarebbe un atto donchisciottesco, in cui nessuno lo seguirebbe: egli perderebbe il portafoglio di ministro e voi continuereste a star male come prima. I Ministri, dunque, vi daranno belle parole, finché vi contenterete di comporre flebili giaculatorie e telegrammi apologetici; vi consiglieranno fra il lusco e il brusco ad occuparvi di questioni pedagogiche, le quali non costano nulla allo Stato, appena vedano che cominciate ad alzare un po' trop14 BibliotecaGino Bianco

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==