Gaetano Salvemini - Scritti sulla scuola

L'organizzazione degli insegnanti e la· scuola italiana all'inizio del secolo disputar lo spazio agli angeli e ai passerotti, e rivela le miserie e le ingiustizie di cui è vittima, ed afferma che prima di essere insegnante egli è uomo, i piu si scandalizzano e gli gridano in tono di rimprovero: "pensate all'ideale, non di solo pane vive l'uomo. 11 Certo l'ideale è un buon viatico per le lotte della vita, e noi ne abbiamo: ne abbiamo anche troppo; ma questo non vuol dire che _il giusto, il necessario miglioramento delle nostre condizioni materiali non debba essere oggetto delle nostre preoccupazioni e delle nostre cure! Non di solo pane vive l'uomo; ma prima di tutto vive di pane! Un professore, dopo aver fatto otto anni di studi secondari e quattro di studi universitari, che coi nuovi regolamenti diventeranno cinque, deve aspettare ancora non pochi anni prima di essere ammesso all'insegnamento. Salvo rare eccezioni privilegiate, la massima parte comincia la dolorosa nell'altro ordine di esami fossero provvisoriamente iscritti nelle classi e negli istituti superiori con la condizione di ripetere la prova fallita, quando questa avesse carattere secondario; che · nelle città ove esistessero vari licei, se non potesse riformare alcuno - Licei riformati - introducendo in via di esperimento qualche nuovo insegnamento e modificando "in corrispondenza l'ordine, la misura, e l'indirizzo agli insegnamenti esistenti" (R. D. 3 novembre 1898, n. 466). Un nuovo Regolamento per i ginnasi e i licei fu emanato col R. D. 3 febbraio 1901 n. 31, coordinante e riunente le varie disposizioni vigenti per gli Istituti secondari classici. Istruzione Tecnica. Fu disciplinata dal titolo IV della legge Casati ed estesa con legge 31 luglio 1868, n. 4415, a tutto il Regno. Successivamente, abrogati i regolamenti precedenti e speciali, tutta l'istruzione tecnica fu regolata da due regolamenti emessi in data 21 giugno 1885, n. 3413, l'uno per le scuole tecniche (riformate ancora col R. D. 25 ottobre 1898 n. 488 per indirizzarle ai bisogni dell'agricoltura, dell'industria e del commercio), l'altro per gli Istituti Tecnici. Gli Istituti nautici ordinati per la prima volta con R. D. 18 agosto 1864 furono disciplinati in modo unitario e definitivo col R. D. 1 gennaio 1891, n. 13. L'istruzione tecnica era di due gradi e veniva impartita per il primo grado nelle scuole tecniche, in corsi triennali, in un primo momento non differenziati. I corsi triennali potevano avere carattere preparatorio e complementare e si concludevano con il conseguimento del certificato di licenza e col certificato di ammissione alla I classe dell'Istituto tecnico, reversibili reciprocamente con esami integrativi (divisione della 3a classe nelle due sezioni di licenza e di avviamento all'Istituto tecnico). Successivamente si ebbe l'abolizione delle due sezioni della terza classe (R. D. 8 novembre 1888, n. 5826) e la istituzione di corsi differenziati: scuole a tipo comune, scuole con indirizzo agrario, scuole con indirizzo commerciale, scuole con indirizzo industriale (R. D. 25 ottobre 1899 n. 488. I programmi per i vari tipi di scuole furono approvati con D. M. 16 ottobre 1899). Le licenze delle scuole tecniche conseguite nei vari indirizzi erano equipollenti come titoli complementari, validi per l'ammissione ai concorsi per impieghi e per l'ammissione agli esanlÌ di abilitazione all'insegnamento del disegno e della calligrafia. Esami integrativi per l'ammissione alla 1 a classe degli Istituti tecnici o della Scuola normale, ad eccezione dei licenziati delle scuole ad indirizzo agrario ammessi de iure, dovevano essere sostenuti da tutti i licenziati da scuole tecniche. Per il secondo grado l'istruzione tecnica veniva impartita in Istituti tecnici, divisi in se-. zioni speciali (Fisico-Matematica, Agrimensura, Commercio e Agraria, con corsi quadriennali). Istituti speciali, nel quadro dell'istruzione tecnica, erano quelli nautici, suddivisi in tre sezioni: capitani, macchinisti e costruttori con corsi triennali per capitani di lungo corso, per macchinisti in prima, per costruttori di prima classe, e biennali per capitani di gran cabotaggio, per macchinisti in seconda, per costruttori navali di seconda classe (R. D. 1 gennaio 1891, n. 13). Per essere ammessi al la anno di corso di qualsiasi sezione d'Istituto nautico era necessario superare un biennio preparatorio (R. D. 23 luglio 1892 n. 436). Istruzione normale. Fu disciplinata originariamente dall'ultima parte del titolo V della legge Casati, e regolata definitivamente dalla legge 12 luglio 1896, dovuta alla iniziativa del ministro Gianturco e del suo capo di gabinetto Francesco Torraca. Alle Scuole normali (maschili e femminili), a corso triennale, si accedeva dopo il corso complementare anch'esso triennale. Alle Scuole normali si poteva accedere anche con la licenza di scuola tecnica, con l'attestato di promozione dalla 3a alla 4a ginnasiale o di ammissione alla 1 a classe dell'Istituto tecnico. Le vicende degli esami di promozione e di licenza furono analoghe per i frequentanti gli Istituti tecnici e le Scuole normali a quelle dei frequentanti i Ginnasi-Licei. [N.d.C.] 6 BibliotecaGino Bianco

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