Gaetano Salvemini - Scritti sulla scuola

Prefazione gruppo e facendo leva sui poteri governati.vi. "O gnu no di noi rinuncia," egli affermava al riguardo, "alla pretesa di imporre, con un atto di violenza giacobi·na, il proprio tipo, sopprimendo gli altri, e si contenta che il proprio tipo venga messo in concorrenza con gli altri. 1135 Sta in queste dichiarazioni fatte nel 1905 al Congresso di Mi.lano, nell'atto di avanzare i propri piani di· riforma, la miglt"ore risposta di Salvemini all'attri·buzione della paternità della sua riforma fattagli da Gentile. La riforma gentilt"ana del 1923, col metodo dei pieni poteri con cui venne introdotta, contrastava nettamente col metodo della riforma salveminiana. È questo del confronto delle idee, del loro vaglio sperimentale, dell'incontro dei diversi l'esigenza fondamentale del pensiero di Salvemi·ni. Essa costituisce l'aspetto attuale e piu valido della sua proposta educativa, il nucleo centrale del suo concetto di laicità. Il suo legame colla metodologia pedagogica da lui sviluppata nell'elaborazione del suo programma di riforma scolasti.ca, esso stesso strettamente congiunto colla sua azione a favore dell'organizzazione degli insegnanti, conferma il carattere unitario dei motivi piu rilevanti della visi·one educativa salveminiana. Salvemini chiamava "corrente sperimentale" quella, della quale egli era il maggiore esponente, che sosteneva "la funzi·one sociale" della classe insegnante e il bisogno che essa, per esplicare tale funzi·one, si organizzasse al pari delle classi popolari e in alleanza con esse. 36 Proprio nello stesso contesto in cui, al Congresso di Cremona nel settembre 1903, egli si presentava come fautore del metodo sperimentale, Salvemini i·nsisteva nel concetto del carattere innovativo dell'attività educativa, volta a preparare l'avvenire, in armom·a coll'ispirazione scientifica e razionale dell'i·nsegnamento secondario, e ad esso collegava il principio genuino della laicità della scuola intesa non soltanto come atteggiamento di "scrupoloso rispetto" per la coscienza degli alunni, ma anche come attività "educatrice di forti e Hberi pensieri," e, come chiari"rànel suo gi·à citato dùcorso dell'anno successivo a Milano, come educazione suscitatrice della "passione della libertà," in cui consiste la sua "funzione sociale.1131 Sotto questa luce il concetto salvemi.niano di laicità acquista il suo significato piu largo e pi·u valt"do.L' esi·genza che l'i·nsegnante debba proporsi· come suo primo dovere di "non preoccupare i·n alcun modo la futura coscienza politica e reli.giosadell'alunno 1138 è avanzata come un aspetto parziale e ristretto delf educazi·one lai·ca,la quale acquista il suo pi·u pi·eno valore nel suscitamento di ideali di libertà, di· rinnovamento e di progresso col me35 Scritti sulla scuola, pp. 232-233, nel saggio Il metodo sperimentale nella riforma della scuola media, pubblicato in "Critica Sociale" del 16 febbraio e 1 marzo 1906 e riproducente il discorso pronunciato da S. al Congresso di Milano il 27 settembre 1905. 36 Scritti sulla scuola, p. 113. 37 Scritti sulla scuola, pp. 111 e 206. 38 Scritti sulla scuola, p. 102. BibliotecaGino Bianco XXVII

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