Gaetano Salvemini - Scritti sulla scuola

Prefazione "la soluzione tecnica dei problemi." T aie teoria spezzerebbe definitivamente la società in due e giustificherebbe una fiducia puramente verbale nel 'autogoverno popolare. La mancata traduzione degli interessi e dei bisogni in capacità intellettuali ai fini della loro ragionevole comprensione e del 'attuazione di forme di vita organizzativa atte al loro soddisfacimento, sanzionerebbe uno stato di perpetua subordinazione per i· cetf operai. Salvemini proponeva come suo programma che la pfrcola e la media borghesia, attraverso la pressione politi.ca delle masse organizzate e armate del suffragio universale, considerassero i bisogni di queste e si adoperassero al loro soddisfacimento. 15 Ma non si poteva non considerare precari·o un assetto sociale alle cui basi· stava la divisione i·n "due popoli," l'uno dei quali dotato di capacità intellettuali, l'altro di mera sensibilità e immagi·nazi·one. Era stata questa la teoria dei liberali conservatori di marca hegeliana, che Salvemini fortemente avversava. E tuttavia non si ritrova nelle posizioni salveminiane una chiara determinazione degli' strumenti educativi che dovrebbero accompagnare l'attività di· unificazi·one sociale e di reaHzzazi·one di una società comunicante. Egli' afferma l'esigenza, che resta fondamentale nel suo pensi·ero, che il controllo sociale è la condizi·one indecampabile dello sviluppo culturale. È questo il pri·ncipio che collega la sua azi·one nei confronti delle classi contadine e operaie, anche con ri·guardo alla loro emancipazione culturale e al miglioramento delle loro condizi·oni educative, all'azione da lui spiegata nel campo dell'istruzi·one secondaria a favore degli insegnanti e dei ceti medi che erano i soli utenti delle scuole che avvi·avano agli· studi superiori. Il legame tra responsabilità della cultura ·e dell'educazi'one e organizzazione democratica della vùa della scuola costùuisce l'elemento centrale del . programma salvemi·m·ano nel settore della scuola secondaria. Se è didascalicamente opportuno distinguere l'atti'vùà da lui ri·volta al miglioramento delle condizioni' economi.che degli· insegnanti· medi e la sistemazi'one del loro stato gi'uridi·co, è necessarfo tuttavia a una corretta comprensione del pensiero salvemi'ni'ano tenere presente che l'i'ndipendenza economi'ca e gi'uri.di'ca degl'insegnanti era da Salvemini rivendicata essenzialmente come condi.zione necessaria del 'attuazione dell'i·nvocata riforma scolastt·cae altresf come momento intrinseco del progresso dvi/e dell'intero paese. "Oggi gl'i·nsegnanti chiedono di essere sciolti dai· vincoli i·mmondi del bisogno e dell'ingiustizia,'~ egli affermava nel suo discorso al Congresso della Federazi·one a Fi'renze 1s Nel suo articolo sull'" Avanti!" del 10 febbraio 1910 Contro l'avocazione della scuola elementare (Scritti sulla scuola, pp. 186 sgg.) Salvemini scriveva: "La democrazia ... deve consistere nel chiamare la maggiore quantità di cittadini alla gestione diretta dei pubblici poteri - fra i quali, primissimo, la scuola - ·abilitandoli con l'esercizio giornaliero a procurare da sé il soddisfacimento dei loro bisogni." XVII BibliotecaGino Bianco

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==