Gaetano Salvemini - Scritti sulla scuola

LA scuola elementare ore cominciano ad essere troppo poche, salvo il caso che i Comuni istituiscano - secondo, con ottimo avviso, ne dà ad essi facoltà il disegno di legge - insegnamenti speciali facoltativi (per esempio: canto corale, disegno, lavoro manuale, lavori donneschi, agraria... non baccellina, ecc.) accanto agl'insegnamenti obbligatori. Ma quanti Comuni si darebbero il lusso di questi insegnamenti facoltativi? La soluzione piu logica e piu giusta del problema è che l'orario della 5a e 6a elementare sia anch'esso di tre ore, e che il maestro il quale insegni nelle due classi abbia anche lui, come gli altri, una remunerazione supplementare pari ai 2/5 dello stipendio, che dovrebbe esser rimborsata ai Comuni dallo Stato. Questo - ritorniamo e ritorneremo sempre sullo stesso punto - aumenterebbe l'aggravio dello Stato: ma senza quattrini non si fa nulla, e tutt'al piu s1 storpiano, con una esecuzione inadeguata, le migliori idee del mondo. * Moltiplicate, come innanzi è detto, le classi e accresciute di un sesto anno il corso elementare, è bene sfollare le scuole popolari di tutti quegli alunni, che essendo destinati a proseguire gli studi nelle scuole secondarie, hanno bisogno di una istruzione apposita, che non è quella della scuòla popolare. E a ciò provvede l'art. 7 della legge con lo stabilire che questi ~lunni, compiuta la quarta elementare, potranno sostenere un esame di maturi_tà per l'ammissione nelle scuole secondarie. Anche questa è in massima un'ottima idea, perché è un fatto che gli alunni provenienti alle scuole secondarie dalla quinta elementare sono per alcune parti della loro coltura, soprattutto per le nozioni grammaticali, impreparati ai nuovi studi, mentre per la storia, per la geografia, per la matematica, devono nelle scuole secondarie inferiori perdere il loro tempo a ripere ciò che già hanno o dovrebbero avere nelle scuole precedenti imparato. Col dividere a un certo punto della strada, quelli che son destinati alla scuola secondaria, da quelli che debbono arrivare alla sesta elementare per non continuare piu negli studi, non solo si possono riformare i programmi della scuola popolare, sopprimendovi tutto ciò che è inutile agli operai e pretende, senza riuscirvi, di preparare gli alunni per le scuole secondarie, ma anche si impedisce che i figli della borghesia occupino nelle elementari il posto che dovrebb' essere riservato ai proletari. Il difficile è organizzare a tempo e bene questa divisione, al qual proposito le disposizioni contenute nel disegno di legge ci sembrano assolutamente inaccettabili. Non che i bambini di 10 anni - questa è infatti la età piu comune nei prosciolti dalla quarta elementare - si debbano ritener,e immaturi per il semplice fatto dell'età all'istruzione secondaria: venti anni addietro il corso elementare era di quattro anni e si passava al ginnasio appunto a dieci anni. L'errore del disegno di legge consiste nel far passare senz'altro l'a163 BibliotecaGino Bianco

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