Gaetano Salvemini - Scritti sulla scuola

Prefazione democratico il partito socialista potrà riprendere la sua libertà di· azione; e siccome questa condizione è tutt'altro che vicina ... cosi l'alleanza dei partiti democratici dev'essere solida e costante. 111 Assecondando l'evoluzione democratica e il programma riformista del Partito socialista italiano, abbandonando le posizioni, rivoluzi·onarie degli anni '90, Salvemini tenne ferme, peraltro, alcune istanze centrali da lui affermate in questo periodo. Il principio dell'autogoverno della classe contadina e del controllo da esercitare sull'amministrazione comunale, la fiducia nell'azione dal basso, il timore e l'avversione per il centralismo e l'involuzione burocratica rimasero temi di· fondo del pensiero salveminiano. Sotto l'infiuenza del Cattaneo, la cui scoperta fu da lui compiuta nell'anno del suo insegnamento al liceo di' Lodi, Salvemi"ni confermò e spinse avanti i motivi proudhoniani del suo socialismo.8 La libertà politica gli apparve la base necessarz·adi ogni conquista sociale. 9 L'organz·zzazione federalistica dello Stato e i·l suffragio universale furono da lui considerati gli strumenti atti ad assicurare lo sviluppo politico e sociale dell'Italia, e ad avviare alla sua soluzione la questione meridi"onale che sopra ogni· altra premeva al suo spirito. "Appunto perché bado alle necessità dell'Italia meridionale," egli scriveva rivolgendosi al Turati, "sono federalista. 1110 Il cittadino che i·n un ordinamento federalistico poggia le sl!-emani fermamente sulla cosa pubblica, come già aveva sostenuto Cattaneo, sembrava a Salvemini in possesso del mezzo piu efficace per la sua educazione. "Nel sistema federativo," egli scriveva alla fine del 1900 nel suo saggio sulla Questione di Napoli, "il ~ittadino si educa alla vita pubblica, è lui che amministra se stesso..., i'l sentimento dell'autonomia individuale si feconderà in lui col sentimento della solidarietà sociale. "11 Ma la mancanza di· cultura, le condizioni di arretratezza nel campo dell'istruzione aggravanti quelle di· estremo disagio economico impedivano ai contadini, specialmente nel Mezzogiorno, di dedicarsi direttamente all'esercizio delle funzioni amministrative, togliendo loro anche la speranza di una prossima conquista di tale capacità. In queste circostanze il suffragio universale appariva a Salvemini l'indispensabi'le sostegno di una politica orien-- 7 Un Travet. Commenti forse inutili alle "Dichiarazioni necessarie," "Critica Sociale," 15 gennaio 1900. s Si vedano al riguardo le Lettere di Gaetano Salvemini a Arcangelo Ghisleri (18981900), a cura di Pier Carlo Masini (Estratto dagh "Annali dell'Istituto Giangiacomo Feltrinelli," Anno Terzo, 1960); e le lucide pagine dedicate all'" azione politica" di Salvemini da Massimo L. Salvadori nel suo libro Gaetano Salvemini (Einaudi, Torino, 1963). 9 Cosi Salvemini stesso nel suo art. sull'" Avanti!" del 4 febbraio 1899 (citato in Salvadori, p. 49), e successivamente nei suoi articoli sull"'Unità" del 14 e 21 marzo 1913 dal titolo Alla ricerca di una formula, in cui si definiva "riformista del periodo 1899-1901." 10 RERUMSCRIPTOR, Riforma elettorale, I., "Critica Sociale," 16 gennaio 1903. li Cfr. in questa stessa collana, G. S., Movimento socialista e questione meridionale, p. 217. XIV BibliotecaGino Bianco

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