Gaetano Salvemini - Scritti sulla scuola

Prefazione la dottrina vadano ad acquistarsela nei paesi vicini e se la paghi'no; dedicare le precedenti 5.000 lire e quest'altra possibile economia di 16.000 lire e le 2.000 lire già stanziate, a organizzare la refezi'one gratuita ... "51 Nelle questioni· scolastiche prima della fine del secolo, alle quali egli attribuisce un peso e un'importanza primari, Salvemini riversa la sua passione politica, la sua visi'one partigiana. A lui socialista mi'litante, fautore di una linea politica rivoluzionaria e intransigentemente classista, interessa che si provveda all'istruzione e all'educazione del popolo. Chi'ede i'l potenziamento delle scuole elementari, provvidenze che facciano meglio beneficiare dell'istruzione primaria i figli del popolo, e manifesta· il suo disinteresse per le sorti' dell'istruzione secondaria e superiore, giungendo fino a proporre l'abolizione del ginnasio i'molese. Questa posizione, che Salvemini abbandonò nel giro di' pochi anni, rimase ancora per lungo tempo rappresentativa dell'orientamento del partito socialt'sta, che limitava il suo interesse nelle questioni scolastiche all'istruzi'one elementare, ritenendo che il miglioramento delle condizi'oni di questa e anche il suo prolungamento con l'aggiunta di un corso popolare superiore o, come poi si è detto e fatto, di un "terzo ciclo," fosse quanto interessava per il proletariato in "quella che dovrebbe essere la sua scuola. 116 L'i'nteresse di Salvemini per i problemi dell'istruzi'one elementare e di quella popolare non venne mai· meno. Esso restò vivo anche nel primo decennio di questo secolo, durante il quale egli svolse un'azione di grande importanza per la corretta i'mpostazione e per la soluzione. dei problemi dell'istruzione secondaria. È bens[ vero che il suo mutato orientamento politico, già delineatosi verso la fine dell'Ottocento, i'mped[ la maturazi'one degli elementi' teorici impliciti' nella posizi'one politica da lui assunta nel periodo 1895-98. Sotto l'incalzare della reazi'one di fine secolo, egli si convi'nse della necessità di concentrare tutti gli sforzi dei partiti di sinistra nella conquista e nel consolidamento delle libertà e degli istituti democratid. Commentando le dichiarazioni di Turati e della Kuliscioff pubblicate sulla "Cri·- tica Sociale" il 1° gennai·o 1900, Salvemini scriveva nel numero successivo: "In Italia oggi non si tratta di creare uno Stato socialista, ma uno Stato meno bestia dell'attuale, perché i'l partito soàalùta manca di uomini, e per un'infinità di altre ragioni ... L'alleanza coi partiti affini ... deve avere un programma positivo di' riforme liberali e democratiche, alle quali i so~ialùti devono dare il loro appoggio; solo dopo la costituzione di uno Stato veramente 5 Cfr., in questa stessa collana, G. S., Movimento socialista e questione meridionale, pp. 31-42. 6 Ho già illustrato il significato di queste parole contenute nell'articolo Lotta di classe e scuole elementari, pubblicato nell'" Avanti!" del 1° dicembre 1907 (citato da Galletti e Salvemini nel volume La riforma della scuola media; in questo libro di Scritti sulla scuola, p. 329, n. 13), nel mio Educazione e autorità nell'Italia moderna, Firenze, 1951, p. 99. XIII BibliotecaGino Bianco

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