Gaetano Salvemini - Scritti sulla scuola

L'organizzazione degli insegnanti e la scuola italiana all'inizio del secolo Quanto alla questione dell'orientamento politico, essa era già risoluta nella coscienza dei piu. E il Kirner era ben sicuro di interpretare il pensiero della organizzazione, quando si preparava a dire nel discorso inaugurale: Oramai noi sappiamo per prova che soltanto coll'imporre un radicale mutamento nei criteri che dirigono l'azione del Governo ci potrà esser resa giustizia; fintanto che vigono i sistemi odierni, i mezzi necessari per la scuola non ci sono né ci saranno. Cioè mi correggo. Potrebbe anche darsi che un qualche gruppo politico conservatore - perché per esempio non quello dell'on. Sonnino? - visto il disastroso effetto dell'ultima votazione (del 24 giugno), visto che proprio è necessario, per bene inteso spirito di conservazione, riparare agli errori passati e far qualche cosa sul serio per la scuola - molte volte, quando la necessità li incalza, i conservatori divengono riformatori audaci - si decidesse a farsi difensore di noi poveri traviati; e siccome i mezzi, quando si vogliono trovare, si trovano davvero, racimolasse anche quei pochi milioni che occorrono. Sta bene: accetteremo il beneficio, se verrà, ma ci ricorderemo però che per ottenere giustizia ci è voluta la spinta poderosa di quei partiti che hanno le loro radici nel proletariato e nel popolo minuto. A queste classi piu umili della società noi ci sentiamo oramai legati da comunanza di interessi e d'aspirazioni; gli ostacoli che si frappongono al progresso di -queste classi sono i medesimi che si oppongono a noi. Solo nel sorgere e nell'affermarsi di una sana e forte democrazia può aversi l'adeguata soluzione dei problemi della scuola moderna. Questo noi oggi dobbiamo affermare solennemente; e lo possiamo oramai senza pericolo di distruggere la orgaaizzazione nostra; perché quella trasformazione del pensiero politico della nostra classe, che un anno fa era appena incominciata, oggi è andata tant'oltre da doverne tenere il debito conto nelle deliberazioni del Congresso, da doverla costatare nei nostri ordini del giorno. 23 Se non che, nella sua sqmslta probità Egli sentiva che il suo discorso sarebbe riuscito ingiusto e poco leale, se di una situazione politica assai complicata avesse posto in luce i soli tratti, che riescivano a scorno del governo e dei partiti conservatori e ad onore dei partiti democratici, e avesse conservato il silenzio su tutto quanto ci era di poco lodevole anche nell'opera della democrazia. Mentre, infatti, nel grosso dell'esercito democratico l'agitazione degl'insegnanti aveva in generale trovate vive simpatie, lo stesso non poteva davvero dirsi fosse avvenuto fra i .deputati d'Estrema Sinistra, molti fra i quali erano stati sollecitatori e complici delle immoralità del Nasi, e gli avevano offerto in compenso l'appoggio piu sfacciato, e s'erano rifiutati di secondare nella Camera le campagne della Federazione, e avevano combattuto sottomano la legge sullo stato giuridico, e in ogni circostanza prima che radicali, repubblicani e socialisti avevano mostrato di essere massoni, nient'altro che massoni. Certo sarebbe stato da dottrinari insipienti ignorare che purtroppo le organizzazioni parlamentari, non escluse quelle dei partiti democratici, non rappresentano di regola se non- assai imperfettamente le correnti sociali e politiche del paese, e che è necessario lavorare per cento fuori della Camera, se 23 Cfr. Atti cit. [N.d.C.] 148 BibliotecaGino Bianco

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