Gaetano Salvemini - Scritti sulla scuola

L'organizzazione degli insegnami e la scuola italiana all'inizio del secolo migerati deputati "amici della scuola" di combattere la riforma con l'apparenza di contentare i voti degl'insegnanti, incoraggiava il Ministro - dato che finora fosse stato sincero - a fare da ora in poi il furbo, dove sarebbe stato molto meglio continuare ad essere semplicemente galantuomo. E la legge arenò. E se un anno dopo fu ripresentata, diventando un impegno d'onore per la Camera e pel Governo, questo non dipese dalla buona volontà di nessuno, ma solo dalla necessità in cui si trovò costretto il Ministro dopo il Congresso di Roma di dar prova di propositi leali, mentre la legge sullo stato economico19 tardava mesi e mesi a venire alla luce. E se dopo un altro anno di vicende fortunose è stata finalmente approvata, questo si deve solo al fatto che, spentasi l'impressione degli scandali nasiani, il progetto primitivo nel passare dalle cure amorose di una commissione a quelle di un'altra, aveva perdute ad una ad una le piu incomode spine: come quel bell'uomo fornito di splendida chioma, che aveva molte donne innamorate di lui, e ognuna gli strappava un capello per affettuoso ricordo, e alla fine rimase calvo del tutto. IX Ai primi di giugno il Kirner dové, per quanto con sommo dolore, cominciare a credere che fosse in qualche cosa vera proprio "l'altra ipotesi 11 : mentre, infatti, ai maestri elementari si lesinavano i miglioramenti economici, e ai professori secondari si era rifiutata ogni concessione, poiché il bilancio non poteva sopportare altri aggravi, a un tratto i fondi erano sbucati fuori, e in abbondanza, per migliorare gli stipendi degli ufficiali, dei magistrati, degl'impiegati delle finanze - tutti brava gente, ma che stavano molto meglio degl'insegnanti secondari; e intanto della legge sullo stato giuridico, l' on. Orlando mostrava di non ricordarsi piu. Occorreva evidentemente "ridiventar battaglieri. 11 Ma prima di dichiarare le ostilità, il Kirner volle fare un nuovo tentativo: I giorni passano - scrisse al Ministro il 7 giugno 1904 - e della Commissione parlamentare non si sente quasi piu nulla: qualche deputato afferma che la legge non arriverà alla Camera. Ciò sarebbe un male gravissimo, per tutta l'azione futura, per l'atteggiamento che necessariamente assumerebbe il Congresso di Roma. In questo momento io sono spaventato non già per le opposizioni che qua e là sono fatte da alcune sezioni; ma principalmente perché vedo a grandi tratti penetrare nell'animo di amici fidatissimi, sostenitori del progetto e della tattica da noi seguita, il ~ospetto... Ella dovrebbe in qualche modo cercare di rassicurare gli animi col condurre in porto la legge sullo stato giuridico; né urge meno uno esplicita affermazioné che anch'Ella riconosct: la necessità di risolvere sollecitamente la questione economica. 19 Il progetto di legge sugli stipendi, presentato alla Camera il 26 e approvato in Commissione il 29 giugno 1904 non poté essere discusso per il sopraggiungere delle vacanze estive. Fu approvato, dopo alterne vicende, 1'8 aprile 1906 (n. 142). [N.d.C. J 146 BibliotecaGino Bianco

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