Gaetano Salvemini - Scritti sulla scuola

GiuseppeKirner semplice caso, ma parecchi fra i piu rumorosi avversari della legge si videro presto piovere addosso una ricca pioggia di ottimi trasferimenti, incarichi, missioni. E a capo delle schiere assalitrici si misero compatti naturalmente quasi tutti i consanguinei della Massoneria - qualche galantuomo, che votò secondo coscienza, ci fu ad onor del vero anche fra costoro - con l'intento non solo di far naufragare la legge, ma anche di abbattere il Kirner e i suoi amici e impadronirsi della Federazione. Né in tanto fervore di polemiche e di accuse dovevano lasciarsi desiderare le calunnie personali: e del Kirner si disse che si era lasciato corrompere dalla speranza di essere nominato ispettore; e del suo compagno di lavoro che aveva ceduto al miraggio di ... essere eletto deputato. Il Kirner, al solito, dopo avere scatenata la tempesta, se ne stette buono buono ad osservarne lo spettacolo. La battaglia è tremenda, dovunque; né sino ad ora si possono fare prev1S1oni sicure. In molti luoghi tattica uniforme (parola d'ordine venuta non so se dall'Oriente o dall'Occidente?): pregiudiziale (non si discuta nemmeno): quando la pregiudiziale è respinta, cercare di fare respingere il progetto di massima. Sono convinto che il bacillo massonico infierisce piu di ogni altro; e ci sono gl'ingenui che fanno il giuoco dei massoni senz'accorgersene! Io credo che la legge sarà approvata da una grande maggioranza. Ho visto in parecchie recenti circostanze, che è sempre l'opposizione la prima a farsi viva, a far credere di essere vincitrice. Quando invece si viene ai conti, la cosa è tutta diversa. Lo stesso avverrà ora, come credo e come spero. Se avverrà diversamente, pianto baracca e burattini, perché i professori dimostrerebbero di non esser degni che delle persone per bene si occupino di loro. lo sono sereno e tranquillo, quantunque segua con viva ansia la votazione; non mi sbraccio, n_on mi scalmano: sto a vedere quello che succede. A che vale sbracciarci? A me occorreva compromettermi pubblicamente, per potermene andare se i farabutti verdi trionfano; e mi sono compromesso andando e parlando al comizio di Milano e coll'articolo nel Giornale d'Italia (mi duole che non abbiano pubblicato anche gli altri due successivi, che mi avrebbero compromesso di piu). lo credo che le mie dimissioni sarebbero una grande scossa; e benefica col tempo. Dimettendomi, ponendo lo scompiglio nella Federazione, voglio però attaccare la Massoneria; ché a me pare venuto il momento di un'azione seria contro la immorale combriccola dai mille tentacoli. Se mi dimetto, lo faccio con una lettera motivata, da inserire nei giornali. La Massoneria l'ho già attaccata un briciolino a Milano (i giornali ne hanno taciuto), ed ebbi l'applauso della maggioranza dei presenti. In questo momento, piu importante che la lotta per gli stipendi è quello per la moralità pubblica. La Federazione andrà temporaneamente in sfacelo; ma sono sicuro che, per altre vie e per altri mezzi, si compirà ugualmente quella elevazione della scuola che noi vagheggiamo. Le dimissioni non furono necessarie, perché com'Egli prevedeva, la pregiudiziale fu respinta, e la legge fu approvata in massima, salvo le naturali correzioni e miglioramenti nei particolari, con circa 1000 voti di maggioranza. Ma, come sempre accade, la maggioranza si contentò di votare; mentre la minoranza - abilmente secondata dai giornali quotidiani, che quasi tutti bocciavano gli scritti favorevoli e pubblicavano scrupolosamente gli attacchi - faceva fuoco e fiamme, ripeteva a chi ben desiderava crederci che la legge era male accolta dai piu, dava pretesto ai fa145 Biblioteca Gino Bianco

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