Gaetano Salvemini - Scritti sulla scuola

L'organizzazione degli insegnanti e la scuola italiana all'inizio del secolo temente che la Federazione non pretende quello ch'è impossibile, e quando trova un Ministro galantuomo, non lo combatte per prevenzione, ma cerca di aiutarlo e di secondario: gli insegnanti non sono dei ribelli per partito preso, ma possono anche diventarlo per necessità, quando si vedano trascurati e ingannati; se contro il ministro Nasi abbiamo alzata forte la voce, lo abbiam fatto perché avevamo la ragione di farlo. Una impazienza irragionevole nuocerebbe alla considerazione della Federazione piu che giovare. Del resto non ho trascurato e per via indiretta e con qualche comunicazione ufficiale al Ministro di sollecitare la presentazione del disegno. Veniamo ora all'altra ipotesi che continuo a credere non vera, che la legge sia una budetta, e la chiamata a Roma una truffa. Ebbene: in questo caso io sono contentissimo, arcicontentissimo della calma durata sino ad ora, del nostro "intorpidimento." Pensa quale splendida posizione avremmo noi per una prossima campagna. All'apatia, alla calma di ora m tutte le sezioni, al primo nostro incitamento, scoppierà un tumulto violentissimo e terrà dietro un'azione vigorosa. Ti figuri che arma sarà per noi il poter dire: "Vedete quanto siamo stati ragionevoli? quanto modesti? ci siamo fidati delle promesse che ci furono fatte; ed ecco che ci hanno ingannato un'altra volta! abbiamo moderato le nostre domande, per ora, per non creare difficoltà al governo; abbiamo detto che il nostro miglioramento economico, urgentissimo nell'interesse stesso della scuola, poteva essere differito sino a che non si fosse provveduto ai maestri, che avevano su di noi diritto di precedenza; andavamo d'accordo perfettamente col Ministro, domandando solo quello che il governo diceva poterci dare. E invece siamo stati giocati anche questa volta." Credi pure che se Giolitti - Orlando avessero creduto di giocarci, avrebbero preparato un ambiente nuovissimo per il Congresso di Roma. E in questo caso torno a battagliare davvero. Benedetta la calma presente, se tutto il sin qui promesso dovesse ridursi a un inganno l Sarebbe la nostra forza per l'avvenire. Purtroppo in questa tattica abilissima e ispirata nello stesso tempo dalla piu scrupolosa lealtà, il Kirner non fu secondato dai colleghi come avrebbe dovuto. Certo era perfettamente naturale che insorgessero contro la legge tutti quelli, che nella Federazione non avevano mai visto altro che una macchina per battaglie economiche e non capivano la importanza delle conquiste morali; e tutti quelli che comprendevano troppo bene la importanza di siffatte conquiste e appunto perciò non amavano vedere distrutte le loro fondate, se non legittime, speranze di carriera fortunata. Ma le proteste di costoro avrebbero avuto scarsa estensione e nessuna autorità, se con essi non si fossero ingenuamente mescolati - e si rive_larono piu numerosi che non si sarebbe creduto! - i critici micromani, che rifiutavano la legge, perché un articolo era difettoso o un altro era scritto · in cattivo italiano - sissignori, anche questo genere di critiche non mancò! -; gl'incontentabili eterni, che trovavano per esempio essere troppo pochi quattro loro rappresentanti elettivi su otto nella Commissione disciplinare, e ne volevano cinque, e han finito con averne due; gli anarcoidi malati di manfa persecutiva, che nel governo non vedono che il nemico e l'ingannatore e in chi viene a patti con lui un sicuro traditore, e rifuggivano da un accordo, che aveva per essi l'unico ma obbrobrioso difetto di essere un accordo, dove occorreva guerra: guerra perenne, inespiabile, fatta naturalmente ... dagli altri. E nel fuoco soffiavano gli alti burocratici del Ministero, giustamente indignati per vedersi messa la museruola, e lieti che altri si prestasse con tanta buona grazia a romperla - sarà stato un 144 BibliotecaGino .Bianco I

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