Gaetano Salvemini - Scritti sulla scuola

GiuseppeKirnet' I • deva nessuna spesa, che il governo non poteva con nessuna scusa trascurare, che in quel momento la Federazione poteva assalire in condizioni ottime per gl'insegnanti e sfavorevolissime per i politicanti e per la burocrazia. Era, infatti, il tempo dello scandalo Nasi/ 6 su cui l'on. Giolitti non poneva - com'è sua abitudine in questi casi - lo spegnitoio, perché gli faceva comodo vedere andare in malora un pericoloso rivale; il marciume del ministero dell'Istruzione era sciorinato giorno per giorno sotto gli occhi del pubblico da tutte le parti; ognuno vedeva quanto fosse giustificata la campagna morale della Federazione, e quale uso facessero i ministri burocratici dei loro dispotici poteri: si potevano pertanto strappare allora in tutela dei diritti e della dignità degl'insegnanti splendide garanzie, che in altre circostanze sarebbe stato follia desiderare. Riportata questa prima vittoria innanzi che finisse l'anno, e liquidato intanto il problema economico dei maestri elementari, 17 la Federazione avrebbe avuto l'anno dopo completa libertà e piu grande sicurezza per riprendere e condurre sollecitamente a termine la battaglia. Venendo incontro al Kirner per questa via, e presentando alla Camera un disegno di legge,18 che nonostante i difetti secondari inevitabili, ogni persona ragionevole giudicò liberalissimo, e tale appare soprattutto oggi a confronto della legge recentemente approvata, il Ministro agiva in buona fede? si proponeva davvero di condurre in porto l'impresa? Il Kirner credette a lungo nella lealtà del Ministro, e volle che la Federazione non ne attraversasse l'opera con pressioni frettolose e inopportune: e perciò dagli amici era chiamato per burla "ministeriale," e dagli sciocchi fu detto sul . " cl " " " M h" cl 1· h. 11 seno ven uto e corrotto. a non c tu eva g 1 occ 1 a a eventualità contraria, e soprattutto in vista di una possibile mancanza di fede da parte del governo consigliava il "ministerialismo" e l'aspettativa fiduciosa. 18 bis Ad un amico, che lo incitava a scuotere la Federazione intorpidita, affinché tutti vedessero che questa, se aveva per il momento rimandata la campagna per il miglioramento economico, non per questo dormiva e con tanto maggiore energia insisteva per la conquista immediata dello stato giuridico, rispondeva a metà marzo: Facciamo le ipotesi piu opposte. Il Ministro, chiamandoci a Roma, ha inteso di fare sul serio quello che è possibile. In tal caso la presente tranquillità dimostra eviden16 V. n. 12 a p. 25 Per la scuola e per gli insegnanti. [N.d.C.] 11 Fra l'ottobre del 1903 e il luglio del 1904 fu approvato un complesso notevole di provvedimenti a favore dei maestri elementari: leggi sulle nomine, con/ erme e licenziamenti dei maestri elementari e di direttori didattici (T.U., 2 ottobre 1903, n. 431); Regolamento del Monte-pensioni dei maestri elementari (R.D. 23 giugno 1904, n. 635); Provvedimenti per la scuola e per i maestri (legge 8 luglio 1904, n. 407). [N.d.C.] 1s Il disegno sullo stato giuridico, approvato dall'on. Vittorio Emanuele Orlando, nel giugno del 1904 non fu discusso alla Camera perché sopraggiunsero le vacanze estive. Fu presentato il 6 febbraio 1905. La relazione della Commissione parlamentare di esame fu presentata alla presidenza il 18 marzo 1905. La fine della discussione si ebbe a fine aprile. La legge fu approvata alla Camera il 3 giugno. Il progetto fu presentato al Senato il 21 e distribuito il 23 giugno. Fu approvato il 18 aprile 1906 (n. 141). [N.d.C.] t8bis Vedi il discorso a pp. 139-41. BibliotecaGino Bianco 143

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