Gaetano Salvemini - Scritti sulla scuola

Giuseppe Kirner rompere i vincoli che la tenevano stretta ed a mettersi dapprima alla pari colla nobiltà feudale e quindi a sopraffarla, dando inizio ad una civiltà piu alta; cosf nel tempo nostro un'altra classe, economicamente soggetta, si agita e lotta per acquistare condizioni di vita migliore. È tutto un popolo di lavoratori che sa essere il lavoro la fonte della ricchezza e pretende tutto il frutto dovutogli per il lavoro compiuto. È una turba di gente, che, fino a ieri negletta e calpestata, vuole oggi scuotere il giogo della servitu economica, partecipare attivamente alla vita pubblica, istruirsi, elevarsi alla pari dei suoi dominatori. Questo moto ascendente dei volghi potrà suscitare sentimenti diversi in chi l'osservi, secondo l'interesse o le prevenzioni o le opinioni di ciascuno; ma è un fatto che nessuno può negare ed è un fatto che si compie a poco a poco, fatalmente, senza che alcuna forza valga ad impedirlo, come fatale era stato già il salire della borghesia. Ora noi insegnanti non solo dobbiamo non avversare un tale movimento, ma dobbiamo favorirlo con tutte le nostre forne. Fare diversamente, oltre che vano, sarebbe dannoso anche alla nostra classe. Il bisogno dell'istruzione e della cultura si va a gradi a gradi estendendo, né solo della istruzione elementare. L'affollamento crescente nelle scuole medie, che non si lascia frenare o limitare nemmeno dal crescere delle tasse, è una conseguenza del movimento sociale a cui alludevo or ora; e lungi dal dolercene, dobbiamo anzi provare vivissima allegrezza. Certo questo affollamento, dato il presente ordinamento scolastico, produce oggi alcuni inconvenienti, che bisognerà cercare di eliminare; ma la riforma dovrà consistere non nel tentativo di sbarrare la strada al popolo che vuole salire, sibbene nel favorire questo moto di ascensione, nel soddisfare sempre meglio a questo bisogno di istruzione, nel creare quei tipi di scuola che abbisognano al popolo nostro, per gli scopi che ciascun discente si propone. Quanto piu la cultura sarà apprezzata, tanto piu noi insegnanti saliremo nella estimazione del pubblico, tanto meglio sarà apprezzato e rimunerato il nostro lavoro. Colleghi, aiutate, favorite quanto piu potete questo movimento degli umili, che da plebe calpestata vogliono salire a dignità di uomini, a dignità di popolo cosciente: favoritelo con tutti i mezzi che avete, specialmente coll'opera vostra disinteressata. Non vedete voi con quanto deferente rispetto ci accolgono costoro quando noi andiamo .a insegnare nelle cosf dette Università popolari? Non vedete voi quanta simpatia raccoglie tra essi la causa nostra, solo perché abbiamo appena incominciato a co,nsiderarci come non del tutto estranei a loro? La Federazione adunque, in qualsiasi questione scolastica che sorga, se vuole il vero vantaggio della classe insegnante, dovrà appoggiare quella soluzione che è conforme alla tendenza dell'età nostra e che favorisca l'ineh,ittabile assurgere delle classi economicamente piu basse. Operando diversamente, facendosi istrumento non di progresso ma di stasi e di regresso, non solo compirebbe opera vana a lungo andare, ma decadrebbe nella estimazione del pubblico, e farebbe çp~f il danno proprio. E conforme a questi princi pt, il Congresso quasi unanime deliberava che le sezioni della Federazione dovessero partecipare "alle lotte politiche e specialmente elettorali, associandosi con quei partiti e con quelle organizzazioni, che accettando senza limiti il principio dell'organizzazione e aspirando a una piu diffusa istruzione, offrissero serie garanzie di sostenere il programma professionale degl'insegnanti. 1115 Non era l'alleanza esplicita coi partiti democratici, come la Sinistra del Congresso proponeva; ma data la presente e notoria ostilità dei partiti conservatori contro il principio d'organizzazione, contro la istruzione elementare, contro il programma della Federazione, la Sinistra aveva tutte le ragioni per dichiararsi soddisfatta del voto. D'altra parte i conservatori non potevano negare il pro15 Cfr. pp. 115-16 Per la scuola e per gli insegnanti. [N.d.C.] 141 BibliotecaGino Bianco

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