Gaetano Salvemini - Scritti sulla scuola

L'organizzazione degli insegnanti e la scuola italiana all'inizio del secolo lato un gruppo di colleghi, pieni di slancio e d'ardire, sostenevano la necessità di dare all'azione politica della Federazione un orientamento decisamente democratico; dall'altro i conservatori, la cui schiera s'era molto ingrossata dopo il suicidio dell'Associazione classica e per l'ingresso di molti ex soci di questa nell'esercito federale, non discutevano, non opponevano idee a idee, protestavano e minacciavano di abbandonare la Federazione se fosse prevalso l'orientamento democratico. E di coloro, che avevano fino a quel momento costituita la grande massa intermedia e neutrale dell'organizzazione, alcuni - ed erano i peggiori, e parecchi di essi oggi, "riuscito il colpo," ci propongono di rimangiarci tranquillamente la democrazia e tutto il resto - erano passati all'improvviso a caldeggiare le proposte piu sfrenate, non tanto perché avessero acquistata una sincera coscienza democratica, quanto perché erano inaspriti, e speravano, dandosi le arie sovversive, di "far paura" al governo e di costringerlo a presto capitolare. I piu erano dominati da mille oneste e legittime incertezze: non che fossero stati fino allora teneri dei partiti conservatori e avversi ai democratici: - la scienza educa il nostro pensiero al concetto della transitorietà di tutti i fenomeni, comprese le forme politiche e sociali, e nulla è piu alieno del modo di pensare dell'insegnante magari piu apolitico di questo mondo, che la fede nella immobilità conservatrice delle cose; inoltre noi ci troviamo per necessità di cose ad essere uno dei baluardi della società laica uscita dal fianco della rivoluzione contro il clericalismo, in quanto rappresentiamo e diffondiamo il razionalismo scientifico, in quanto poniamo a base del nostro insegnamento non il dogma, ma la santa libertà di pensiero, in quanto la nostra funzione sociale è appunto quella del tutto antidogmatica di dare alle generazioni che sorgono il bisogno di tutto comprendere per poter tutto dominare, la passione della libertà, il senso incrollabile di fiducia nella forza progressiva emancipatrice della ragione: perciò la strabocchevole maggioranza degl'insegnanti sarà sempre agli antipodi del partito clericale, ed avrà scarse simpatie per i partiti conservatori clericaloidi, e sarà sempre naturalmente orientata verso i princip1 di una sana ed equilibrata democrazia -; ma altro è sentire simpatie indistinte verso una vaga tendenza politica, altro è dichiararsi, non che aderenti - questo nessuno l'avrebbe proposto mai -, alleati con quelle determinate organizzazioni politiche in cui s'incarna piu o meno bene - stavo per dire: piu o meno male - quella tendenza. E i piu esitavano impensieriti prima di fare il gran salto. E come se una situazione cosi contradittoria non contenesse in sé sufficienti pericoli, il Congresso era stato invaso dalla feccia della classe insegnante, reclutata da deputati, da provveditori, da burocratici e da dignitari della Massoneria coi piu ignobili sistemi, mandata a compiere la vile opera di Giuda, pronta a insorgere rumorosamente al primo cenno dei capi, non appena la maggioranza del Congresso avesse preso sulla questione politica una deliberazione imprudente. E tutti i corrispondenti dei giornali presenti al Congresso - meno quelli del Tempo e del Giornale d'Italia - 138 BibliotecaGino Bianco

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