Gaetano Salvemini - Scritti sulla scuola

Giuseppe Kirner screta indennità all'editore: grande sproposito davvero, se non addirittura imperdonabile colpa al cospetto di quella plebe inintelligente e sapiente, che forma fra noi l'aristocrazia della scienza e della scuola, e per la quale lo studioso non deve sortire mai dal bozzolo arido del suo egoismo scientifico e personale! Il sacrificio gli riusd molto doloroso: né prevedeva, quando accettò l'ufficio, di dover giungere a tanto: "Non intendo affatto.,'' scriveva nei Diari intimi il 22 dicembre 1901, "abbandonare il largo campo che m'è offerto dal lavoro di organizzazione. Solo mi propongo di contemperare le occupazioni scientifiche col lavoro per l'Associazione, sicché nessuna parte ne soffra." Ma già il 4 febbraio 1902 si sente tutto preso dall'ingranaggio: "I miei lavori per ora rimangono sospesi. Quando avrò organizzata la Federazione, mi ritirerò tranquillamente, e assisterò come spettatore al suo funzionamento. Ma per un annetto debbo e voglio lavorare." E il 10 maggio: "Debbo trovare il tempo per la Federazione senza detrarre nessun momento alla scuola, non solo quanto all'osservanza dell'orario ufficiale, ma ben anche quanto alla preparazione giornaliera. Invece, per ora, rinuncio ai lavori scientifici." V Chi voglia rendersi ragione della causa permanente, che divise fino al Congresso di Firenze 6 gl'insegnanti secondari nei due campi diversi dell'Associazione romana e della Federazione, e anche dopo sparito questo dissidio col disfacimento dell'Associazione romana, ha determinato nella Federazioni e le difficoltà sorte nel Congresso di Cremona,7 e la lotta vivacissima intorno alla legge sullo stato giuridico, e la secessione dei conservatori cosi detti apolitici dopo il Congresso di Roma8 - né, se la Federa6 Cfr. nota alla dedica nel voi. Per la scuola e per gli insegnanti. [N.d.C.] 7 Cfr. nota a p. 34 del voi. Per la scuola e per gli insegnanti. [N.d.C.] 8 A Roma dal 28 settembre al 1° ottobre 1904 fu tenuto il III Congresso della FNSM. La scelta della. città fu conseguente ad un voto espresso dal Congresso di Cremona e ad un referendum della Federazione. I temi discussi furono: 1) Se convenga aumentare le tasse scolastiche nelle scuole medie (Relatore prof. Domenico Apreda del R. Istituto Nautico di Messina). 2) Le norme fondamentali, secondo le quali insieme ad un aumento degli stipendi dev'essere riformata la carriera degli insegnanti delle scuole medie (Relatore prof. Tommaso Cifarelli del R. Liceo di Avellino). 3) Determinazione di un programma di azione politica generale e parziale da svolgersi dalla Federazione. Con quali altri mezzi la Federazione possa affrettare il conseguimento delle riforme economiche e morali già promesse ripetutamente dal Governo e dal Parlamento (Relatore prof. Arturo Bersano del R. Ginnasio di Casalmonferrato). 4) Del modo migliore di organizzare uno scrutinio preparatorio per le elezioni a qualsiasi ufficio di rappresentante della nostra classe (Relatore prof. Luigi Certo del R. Liceo Vico di Napoli). I lavori, inaugurati nella Sala degli Orazi e dei Curiazi in Campidoglio, proseguirono nella Aula Magna del Collegio Romano. Vi furono rappresentate 162 sezioni con 217 delegati presenti. Solo 12 sezioni non furono rappresentate. Si ebbero 328 adesioni personali. Fra le altre quelle del senatore Antonio Fogazzaro, dei deputati Turati, Varazzini, Comandini, Costa, Morandi, Galluppi, di Benedetto Croce. Aderirono ufficialmente il Partito radicale, il Partito repubblicano, le Camere del Lavoro 129 5 B1011otecGaino Bianco

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