Gaetano Salvemini - Scritti sulla scuola

GiuseppeKirner azione e di lavoro; il bisogno istintivo frenetico di stendere le vaste ali fuori del piccolo nido; la inquietudine convulsa di un'anima forte, che soffoca nella vita grigia di ogni giorno, e spasima inconsapevole verso l'aria, la lotta, la luce. E l'aria, la lotta, la luce Egli le troverà. III Sui primi del 1901, 4 un regolamento del m1mstro Gallo veniva a mettere tante restrizioni alla facoltà di impartire lezioni private, che in fondo l'aboliva quasi del tutto. Era una disposizione per se stessa giustissima. E se vogliamo che il nostro paese abbia una scuola quale dev'essere, occorrerà che o prima o poi si arrivi al divieto assoluto, incondizionato, delle lezioni private, purché naturalmente nello stesso tempo si assicurino agl'insegnanti condizioni economiche tali, che non sia ad essi piu necessario il frutto del lavoro extrascolastico. Ma il ministro Gallo, con quella serena disinvoltura, che è cosf comune fra i nostri governanti e che consiste nel calpestare senza tanti riguardi gl'interessi dei deboli in compenso delle infinite delicatissime attenzioni che sono dovute ai sacrosanti privilegi parassitari dei forti, il ministro Gallo, mentre interdiceva le lezioni private, non pensava neanche per ipotesi a migliorare le condizioni economiche degl'insegnanti. Fu una rivolta generale. Dopo le mille curialesche vessatorie ed immorali economie, con cui da dieci anni il Governo era venuto scemando le retribuzioni degli insegnanti secondari, interdire le lezioni private senza nessun compenso era ridurre i piu alla miseria e alla disperazione. L'esempio dei ferrovieri e dei maestri elementari, e la suggestione che esercitava su tutti lo spettacolo delle grandi battaglie che dopo lo sciopero generale di Genova combatteva e vinceva in quei giorni la classe operaia, servirono di stimolo e di guida. Nel febbraio 1901 cominciarono a pullulare di qua e di là associazioni d'insegnanti, senza scopo determinato, senza programma definito, in atto di protesta piu che con speranza di conquista. Ben presto due correnti diverse si determinarono nel moto. A Roma un gruppo di colleghi, appartenenti alle scuole classiche, si fecero iniziatori di un'associazione classica nazionale accentrata, con a capo l'on. Danieli. 5 Per reazione contro la iniziativa romana, che si presentava poco simpatica per il proposto aumento delle tasse scolastiche, per la serrata a cui convocava gl'insegnanti classici con la esclusione degli altri, per 4 Art. 29 del Nuovo Regolamento per i Ginnasi e i Licei approvato nel R. D. 3 febbraio 1901 n. 31. [N.d.C.l . s Gualtiero Danieli, deputato, nato il 14 aprile 1855 a Polisella (Rovigo), morto il 23 marzo 1917. Eletto deputato di Verona II e Tregnano nelle legislature XVII, XVIII, XIX, XX, XXI, XXII, XXIII, XXIV. Fu membro della Giunta del bilancio. Relatore del Progetto sugli or- . ganici, stipendi e rasse per istituti d'istruzione secondaria. [N.d.C.] 123 BibliotecaGino Bianco

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