Gaetano Salvemini - Scritti sulla scuola

La politica degl'insegnanti al Congresso di Ct'emona vazione e di rinnovamento, a cui contribuiscono con la loro opera anche quelli che non accettano né l'uno né l'altro dei due sistemi dogmatici estremi. Or in questa lotta il nostro posto è evidentemente segnato: noi dobbiamo intervenire nella crisi coordinando il nostro lavoro a quello delle forze che preparano l'avvenire. E quest'intervento no~ deve consistere nel semplice contrattare qualche lira di aumento negli stipendi in compenso del nostro appoggio nelle elezioni; non deve consistere in mercimont, i quali non sarebbero in fondo che una continuazione collettiva e perciò piu scandalosa dei piccoli mercimont individuali, con cui alcuni nostri colleghi chiedevano e chiedono purtroppo ancora per mezzo del deputato la nomina abusiva o il favore illecito trasformandosi, per ricambio, in galoppini elettorali del deputato medesimo. No: piu vasto e piu difficile e piu alto è il compito che dobbiamo esercitare. Manca una coscienza scolastica a tutti i partiti laici del nostro paese, e da questo difetto fondamentale derivano tutti gli errori che ha commesso in tant'anni di vita nazionale lo Stato. Guardate, per esempio, a quei partiti democratici, che pur dovrebbero sopra tutti preoccuparsi delle sorti della scuola - e parlo dei partiti democratici, perché per essi ho maggiori simpatie e perciò. ad essi devono dirigersi le mie critiche piu vivadi, sebbene minori sieno le loro responsabilità nei mali che lamentiamo: sieno altrettanto sinceri i colleghi conservatori, e ripetano qualcosa di peggio pei loro rispettivi partiti! - Se ricercate nei loro programmi che cosa ci sia al posto della scuola, vi troverete un bel buco. In quest'ultimo anno - è vero - molti aderenti ai partiti popolari sono intervenuti numerosi ai nostri congressi e comizi; ma ai piu di essi non importava proprio nulla della scuola, e la loro sola preoccupazione era quella di trascinarci con loro a votar la riduzione delle spese improduttive: della qual cura, in fondo, dobbiamo mostrarci verso essi tutt'altro che ingrati, perché, se non altro, han dimostrato di credere un poco alla nostra forza e di ritenerci buoni almeno a qualche cosa, mentre i conservatori - poveretti! - dormivano sempre della grossa! Alcuni fra i democratici parlano bens1 - quando se ne ricordano e non hanno altre dissertazioni piu interessanti da espettorare - parlano di scuola laica; ma la scuola laica per essi è semplicemente quella, in cui non debbono insegnare i preti; e non si sognano nemmeno di pensare che in questo basso mondo vi sono moltissimi laici piu preti dei preti. E anche quelli che interpretano la laicità nel senso largo e vero dello scrupoloso rispetto che si deve alla coscienza religiosa e politica non ancora formata del futuro cittadino e alla coscienza già costituita dell'insegnante, per cui la scuola nazionale deve aver per base la piu assoluta neutralità politica e religiosa, anche i migliori non si avvedono che questo non è in fondo se non un principio negativo, e che dopo aver distrutto bisogna saper riedificare: bisogna saper creare una scuola educatrice di forti e di liberi pensieri. , 111 BibliotecaGino Bianco

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