Gaetano Salvemini - Scritti sulla scuola

L'organizzazione degli insegnanti e la scuola italiana all'inizio del secolo accademiche; altri vorrebbero che fosse una forza operante battagliera e conquistatrice; e fra questi alcuni bramerebbero farne una forza isolata dalle altre, operante per conto proprio; altri intendono che essa debba concorrere con tutte le altre forze sociali alla soluzione dei grandi problemi che affaticano la convivenza civile; e fra questi stessi ultimi gli uni concepiscono in diversa maniera dagli altri i limiti e i metodi e i caratteri di questo concorso. E tutti, intendendo ognuno idee diverse, parlano di "Partito della scuola." Onde è avvenuto spesso a ciascuno di noi di veder combattute le nostre idee da persone con cui sapevamo di andare perfettamente d'accordo, e di sentirci appoggiati da altri con cui la discordia era evidente e insanabile; quando non si è dato il caso - discretamentei umoristico - di riviste professionali, che adoperavano il partito della scuola ora in un senso ora in un altro, secondo i quarti della luna e secondo il variare delle ispirazioni disinteressate, combattendo accanitamente ieri ciò che oggi dichiarano di voler fino alla morte propugnare; né da parte di chi osteggia il nostro movimento è mancata la vana e sciocca accusa, portata in giro in questi ultimi tempi per le città italiane da parecchi missi dominici e commendatori, che noi volessimo trascinare il partito della scuola ad essere un'appendice del Partito socialista: accusa vana e sciocca, perché non con questo spauracchio si può ottenere oggi piu lo scopo di spaventare i nostri colleghi, ma caso mai, dato il discredito dei partiti conservatori, accusandoci - ecco che cosa bisognerebbe fare per l'altro Congresso! - accusandoci di essere sonniniani; e quasi che il colmo della mala fede non fosse stato con l'accusa precedente raggiunto, ci siam visti anche rimproverare, non qui, dove nessuno ha avuto il coraggio di riprodurre l'insinuazione, di volerci servire del partito della scuola come di strumento per organizzare la propaganda socialista nelle scuole: insinuazione indegna e ignobile, contro cui altamente protestiamo, come uomini onesti, pei quali primo dovere del maestro è di non preoccupare in alcun modo la futura coscienza politica e religiosa dell'alunno, e come uomini di buon senso, ai quali non è ignoto che il mezzo migliore per orientare il pensiero dei giovani contro una data opinione politica e religiosa, è pro-. prio quello di imporre ad essi siffatta opinione nella scuola; tant'è vero che dalle scuole clericali sono usciti in Italia tutti i liberali del Risorgimento, e la presente gioventu democratica si è formata tutta in iscuole, in cui per troppo tempo troppi insegnanti han creduto di compiere un gran bel lavoro facendo a proposito e a sproposito propaganda di idee conservatrici. Poiché, dunque, queste parole "Partito della scuola" sono divenute come la pelle del camaleonte che cambia colore ad ogni minuto, abbandoniamole pure, se vi piace e se questo può servire a liquidare gli equivoci; e badiamo alle cose. 102 BibliotecaGino Bianco

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