Gaetano Salvemini - Scritti sulla scuola

Polemicl1e con gli "amici della scuola" da tutti i punti del paese accorrono alla rappresentanza nazionale per essere disciolte; ed è un pigiarsi, uno scontrarsi, un aggrovigliarsi di problemi, ognuno dei quali cerca di passare innanzi agli altri; e passa innanzi non quello che è veramente piu grave e piu necessario, ma quello che sembra tale perché sospinto dai gruppi politici piu forti e piu saldamente organizzati. Le idee e gl'interessi, che restano fuori dell'azione e della lotta politica sono, pertanto, destinate o a non esser mai considerate o ad essere considerate solo in fretta e male. Ed è stato appunto questo, finora, il caso della scuola, la quale non avendo un organo suo proprio che la rappresentasse nella vita politica e parlamentare, è rimasta sempre accantonata e nessuno si è mai occupato sul serio di lei.' E gl'insegnanti deliberarono di creare quest'organo, di scendere stretti in Federazione nella lotta politica per strappare a vantaggio della scuola tutto quanto gli altri interessi politicamente organizzati e finora prevalenti nella nostra vita politica non cederanno mai di loro spontanea volontà e devono esser costretti a rinunziare. Ed ecco perché si chiamarono "partito della scuola" e non, per esempio, confraternita della scuola; perché essi non intendono essere accolta accademica di persone buone solo a votare ordini del giorno, che lasciano il tempo che trovano, a divorar banchetti succulenti - che sono la sola parte interessante di molti Congressi - e ad espandersi in genuflessioni telegrafiche; la parola "partito" suscita nel pensiero l'idea di_un'azione politica, e appunto questa azione politica noi intendiamo esercitare. Cioè, convinti come siamo che le riforme devono conquistarsele dal basso gl'interessati, noi intendiamo diffondere nella pubblica opinione, per mezzo della stampa, per mezzo di congressi, per mezzo di comiz1, un giusto apprezzamento della gravità del problema scolastico e delle riforme oggi necessarie; e creata una forte corrente in sostegno di un programma immediato di riforme scolastiche, intendiamo adoperarla senza pregiudiziali politiche per assalire qualunque uomo politico e qualunque partito sia avverso o solo indifferente a quel programma, e per difendere e rafforzare con entusiasmo qualunque uomo politico e qualunque partito quel programma dichiari di accettare. Fu uno scandalo! Si disse che la scuola deve essere superiore ai partiti, perché tutti i partiti devono preoccuparsi di lei, né deve esistere alcun partito che non voglia risolvere adeguatamente il problema della scuola. Deve, devono, deve! Belle parole! Ma noi non possiamo fissarci come i fakiri indiani a guardare l'ombelico di ciò che deve essere; noi l'azione nostra dobbiamo foggiarla sulla incudine rude di ciò che è; e la realtà è che nessun partito si è mai preoccupato della scuola, perché non vi è stato mai costretto né dal tornaconto immediato né dalla immediata paura. Si disse che gl'insegnanti si trasformavano cos1 in avventurieri senza idee . politiche pronti a vendersi all'incanto al primo offerente: metafora sciocca e tendenziosa, la quale si spiega del resto benissimo col fatto che forse chi primo la lanciò non sa vedere nella politica altro che l'atto economico 93 BibliotecaGino Bianco

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