Gaetano Salvemini - Scritti sulla scuola

L'organizzazione degli insegnanti e la scuola italiana all'inizio del secolo in difesa dei diritti della scuola, fu un fiorire da tutte le parti di deputati "amici della scuola," e le adesioni piovevano intorno a noi a centinaia. Dov'erano gli "amici della scuola" durante la scandalosissima discussione del bilancio dell'anno scorso, che per l'onore del nostro paese dovrebbe nei resoconti parlamentari sparire? Mentre l'on. Berenini' 0 si faceva piccino piccino, perché lo lasciassero parlare, e prometteva di esser breve, e pregava, che avessero pazienza solo per pochi minuti, e tentava dir poche parole in difesa degl'insegnanti secondari, il Presidente del Consiglio, tutto nervoso, protestava contro la inutile perdita di tempo, il Presidente della Camera interrompeva impaziente l'oratore e dichiarava di testa sua che il governo respingeva l'ordine del giorno anche quando il governo non aveva neanche parlato, e la muta anonima senza idee, urlava, latrava, muggiva, sembrava che tutte le potenze dell'inferno si fossero scatenate su di noi! E la nostra sola consolazione fu di sapere dal relatore del bilancio, on. Morelli-Gualtierotti, 11 che "ai bidelli e ai professori non è inopportuno ricordare il confronto, che non è mai da dimenticare, fra la posizione loro, della quale il Parlamento si dimostrò ripetutamente sollecito, e quella di tutto il personale addetto alla pubblica istruzione in Italia": dove si vede come qualmente se i maestri elementari stanno male, questa non è una ragione per migliorare le condizioni dei maestri elementari, ma è una ragione per non migliorare le condizioni dei bidelli e dei professori: e prima si nominano i bidelli e poi i professori, il quale fatto in sé non contiene nulla di male, perché tanto i bidelli quanto i professori compiono nella società una funzione utile e necessaria; ma chi conosce i pregiudiz1 sociali, a cui è legato quel partito di nobiluomini, che è il partito del relatore, non potrà dissimularsi che se la via della satira era male scelta, e del resto qualunque via non sarebbe arrivata a noi, la intenzione c'era, e per commettere il peccato, come per lavarsene, basta l'intenzione. Il Congresso di Firenze Si tenne nel settembre del 1902 il Congresso di Firenze. Gl'insegnanti, avvezzi per ufficio alla critica ed al ragionamento scientifico, vollero ri- · cercar la causa di questa indifferenza, se non ostilità, del Parlamento verso la loro causa; e dovettero riconoscere che la causa stava non nella mala volontà degli uomini politici, ma nella ingenuità degl'insegnanti stessi. Poiché nei grandi Stati rappresentativi accentrati moderni, il Parlamento è oppresso da una caterva immensa di questioni di tutti i generi, che 10 Berenini Agostino fu deputato di Borgo S. Domenico e Parma dalla XVIII alla XXV legislatura. Radicale prima, poi riformista. Fu relatore di vari progetti di legge. Ministro della P. I. dal giugno 1917 al giugno 1919. [N.d.C.] 11 Gismondo Morelli-Gualtierotti, deputato di Pisa e Pistoia dalla XVII alla XXIV legislatura. Fu piu volte relatore del bilancio della P. I. Fu sottosegretario alle Poste e Telegrafi con Giolitti (1903-1905) e Ministro con Fortis (1905). [N.d.C.] 92 BibliotecaGino Bianco

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