Gaetano Salvemini - Scritti sulla scuola

L'organizzazione degli insegnanti e la scuola italiana all'inizio del secolo to sempre un assalto febbrile e smanioso all'albero della cuccagna, e bisognava affrettarsi, perché da un momento all'altro poteva sopravvenire una· crisi ministeriale, e il vecchio clan dei conquistatori poteva esser cacciato di nido dalla clientela avida e rapace di un nuovo ministro; e tutti s1 uniformavano al vecchio consiglio oraziano: Carpe diem! Spesso le nomine di favore non si fanno per ragioni elettorali, ma si fanno cosf, senza malanimo, per buon cuore: c'è tanta gente infelice in questo basso mondo che ·ha bisogno di campare a spese dello Stato! Che cosa costa una piccola firma a un piccolo decreto, che può dare il pane e la felicità a una famiglia? Anche l'on. Nasi, non è molto, dichiarava candidamente a un giornalista di Milano che egli riteneva esser uno fra i suoi doveri di ministro di metter sulla buona via gli "sviati." Cosf il ministero della P. I. è divenuto asilo di mendicità, ospizio per gl'invalidi, ricovero per le pericolanti e le pericolate, casa di correzione, ufficio di collocamento per le persone di servizio; il ministero della P. I. è agenzia elettorale, specialmente agenzia elettorale; è tutto, fuori che ministero della pubblica istruzione ed educazione, dal cui funzionamento buono o cattivo dipende l'avvenire della patria. Sarebbe - intendiamoci - ingiusta esagerazione affermare che tutte le nomine avvengano per favore e che tutti i favori siano collocati in persone indegne: no; ora sf ora no si fanno dei concorsi, e talvolta i concorsi si fanno anche sul serio, e qualche volta i posti si danno anche ai vincitori dei concorsi, rispettandosi anche in alcuni casi l'ordine delle graduatorie; spesso i favori vanno per caso anche a uomini tutt'altro che indegni, i quali, purtroppo, han dovuto ricorrere anch'essi alle sollecitazioni parlamentari, perché questa è la sola via che conduca con sicurezza alla meta, perché nella nostra amministrazione disordinatissima è necessario ·seguir vie traverse non solo per ottener l'ingiustizia ma anche per ottener la giustizia; ma sarebbero stati ben lieti di conquistarsi il loro ufficio per la diritta via, e contro le umiliazioni, a cui han dovuto per necessità piegarsi, conservano un sordo rancore. Dipende anzi da questo lento e, nonostante tutte le difficoltà, continuo elevamento nel livello intellettuale e morale della classe insegnante, se questa classe oggi si agita per chiedere maggiori garanzie giuridiche e miglior trattamento economico; perché fino a quando la maggioranza della classe doveva il suo ufficio a tutt'altri motivi che al buon diritto, era naturale che tenesse curvo il dorso e non si arrischiasse a parlare. In questo, come in tutti gli altri casi analoghi, insomma, il malcontento non è effetto delle cattive condizioni in sé, ma delle cattive condizioni che vanno sparendo e non spariscono con la sollecitudine desiderabile e soprattutto non spariscono con la sicurezza che non ritorneranno piu. Ma è un fatto che la distribuzione degli uffici è sempre abbandonata al beneplacito degli uomini politici e che da questa tristissima condizione di cose provengono conseguenze tristi e - diciamo pur la parola - immorali. Trascuriamo, infatti, di considerare i gravi effetti poli88 BibliotecaGino Bianco

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==