Gaetano Salvemini - Scritti sulla scuola

La politica degl'insegnanti al Congresso di Firenze Gli ordini del giorno del Congresso Il Congresso approvò all'unanimità 1 seguenti ordini del giorno: I Il Congresso, riconoscendo come fine generale della Federazione il miglioramento delle condizioni della scuola media; stabilisce che fine immediato dell'opera federale sia una riforma generale degli organici con aumento del bilancio della Pubblica Istruzione; adotta come mezzi per raggiungere il proprio fine: a) un'accentuata propaganda interna per dare alla Federazione la massima coesione e forza morale, b) l'azione elettorale e parlamentare, e) una determinata organizzazione di propaganda per mezzo della stampa scolastica e politica, diretta precipuamente a diffondere e a trasfondere nella coscienza nazionale il sentimento dell'urgenza del suaccennato provvedimento. II Il primo Congresso della Federazione Nazionale fra gli insegnanti di Scuole Medie afferma che nessuna riforma potrà corrispondere ai bisogni della scuola e soddisfare le legittime richieste degli Insegnanti quando non sia accompagnata da un notevole aumento nel bilancio della P. I.; e considerando che le spese per la pubblica istruzione media sono, in larghissima parte, compensate dalle tasse scolastiche, dai diritti fiscali prelevati sui documenti scolas~ci, dai contributi degli enti locali, dai redditi di molti beni ecclesiastici soppressi, destinati una volta all'Istruzione e stornati poi per altri usi; considerando ingiusto e non adatto alle condizioni sociali italiane qualunque aumento di tasse scolastiche; considerando dannoso alla scuola un sistematico abbinamento di cattedre anche affini, al quale si oppone la differenziazione scientifica11 ; considerando che l'affidare alla stessa persona l'insegnamento della medesima manostro valoroso amico Gaetano Salvemini, 'insegnante medio' fino a ieri, oggi professore di storia all'Ateneo Messinese. ri , ~ I "Noi Io pubblichiamo integralmente, prima che esca nei Resoconti del Congresso, per due ragioni. La prima, l'interesse intrinseco che esso presenta; la seconda, che esso ribadisce, in altra forma, e a proposito di uno dei piu urgenti problemi che chiedono soluzione in Italia, quello della scuola, gli stessi concetti di massima, che noi da tempo andiamo sostenendo, per le organizzazioni economiche di lavoratori e per le organizzazioni di agenti dello Stato, circa le relazioni che devono correre fra esse e i partiti politici: concetti di massima, che ci. posero in contrasto, tanto con coloro che predicano l'asessualità politica delle organizzazioni, quanto con gli altri, che le vorrebbero asservite a un determinato partito del loro cuore ed etichettate da esso. "L'amico Salvemini, inviandoci cortesemente le bozze del suo discorso, ha voluto rilevare ed incidere cotesta coincidenza sostanziale di pensiero, in questa tacitiana dedica, che può parere un elegante bisticcio: 'all'autore, l'autore.' Ma chiunque leggerà il discorso e apprezzerà la vivezza nativa delle cose dette dal Salvemini, che tanto entusiasmo sollevarono fra i radunati di Firenze, sentirà subito che l'oratore fu 'autore di se stesso': e che la sua parentela, se mai, non è di discendenza, ma esclusivamente collaterale." [N.d.C.] 11 Contro questo comma dell'ordine del giorno, che per la forma ostrogota si prestava piu alla facile critica e agli equivoci, si appuntarono dopo il Congresso le denunzie e le proteste piu vivaci: anche l'on. Morandi (Nuova Antologia, 16 novembre 1902, p. 321), scandalizzato di quell'abbinamento e di quella differenziazione, si domandava "se sia tollerabile che professori maltrattino pubblicamente in modo cosi barbaro la lingua materna" e quasi quasi proponeva la de• stituzione in massa: dove si vede come qualmente per Talleyrand eran necessarie tre parole per impiccare un uomo, all'on. Morandi ne bastano due per impiccare duecento professori impertinenti; ché agli altri si concede ben altro! 73 BibliotecaGino Bianco

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