Gaetano Salvemini - Scritti sulla scuola

La politica degl'insegnanti al Congresso di Firenze dalla creazione di nuovi insegnamenti speciali, per esempio quello della geografia. Si aggiunga che tale riforma richiederebbe un preventivo riordina-- mento di tutti gli studi superiori per mettere i laureati in grado d'insegnare due materie diverse; laddove gli studi universitari tendono a specializzarsi e gli stessi nuovi regolamenti7 del ministro Nasi hanno secondato questa tendenza alla specializzazione. Accettando quindi il concetto delle riunioni, o si lasciano intatti gli attuali sistemi universitari, e ne viene grave danno alla scuola; o gl'insegnanti vogliono far precedere al loro miglioramento economico una generale riforma universitaria, e allora debbono aspettare chi sa per quanto tempo l'urgente riconoscimento dei loro diritti. Altro rimedio: affidare l'insegnamento della medesima materia alla alla stessa persona in due istituti diversi fino alla concorrenza di un dato numero di ore. A questa giusta riforma voi non avete il diritto d'opporvi, sebbene essa aumenti le ore di lavoro di molti fra voi, perché contro di essa nessuna ragione scientifica o didattica si può addurre. E la idea può essere attuata senza che ci sia bisogno di nessuna preventiva riforma didattica. Gl'insegnanti sono pronti a lavorare piu che non lavorino oggi, a patto di vedersi assicurate dignitose condizioni di esistenza e sia ad essi possibile dedicare tutta la vita loro, tutta l'anima loro alla scuola. Ma anche questa riforma darebbe economie insufficienti allo scopo, tant'è vero che il· prof. Pugliese,8 che l'ha difesa validamente, propone a completarla un aumento di tasse scolastiche; e avrebbe ad ogni modo anch'essa l'effetto necessario di produrre un grave aumento nell'onere delle pensioni pel licenziamento di molti insegnanti anziani. La piu equa distribuzione delle entrate fra i bilanci dello Stato Dunque niente nuove tasse, nocive alla scuola o insufficienti allo scopo le proposte di economie: non resta che un'unica soluzione del problema a far fronte alle maggiori spese del bilancio della P. I., procurare cioè economie negli altri bilanci dello Stato.9 - Quali? - Tutti. Il bilancio dell'Istruzione noi lo confrontiamo con tutti gli altri bilanci, e affer7 Il 13 marzo 1902 furono promulgati una serie di regolamenti speciali per le varie facoltà universitarie (R. D. n. 69-67-66-70-68): giurisprudenza, medicina e chirurgia, scienze fisiche e matematiche ed annessa Scuola di Magiste10, filosofia e lettere e annessa Scuola di Magistero, farmacia. Ministro Nasi (Governo Zanardelli). [N.d.C.] 8 Uno dei soci della F.N.S.M. [N.d.C.] 9 Gli avanzi vistosi verificatisi nell'ultimo esercizio finanziario hanno spostate le basi del problema: il miglioramento delle condizioni economiche degl'insegnanti non è piu necessario che sia subordinato alle economie da apportarsi negli altri bilanci meno produttivi, ma può esser ottenuto con l'adoperare a questo scopo le maggiori entrate. Ma il problema si ripresenta subito, acuto come prima, e forse piu acuto di prima, quando si consideri che tutti i servizi civili chiedono maggiori stanziamenti, e ne pretendono anche maggiori - al solito . - i bilanci della marina e della guerra. 71 BibliotecaGino Bianco

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