Gaetano Salvemini - Scritti sulla scuola

L'organizzazione degli insegnanti e la setto/a italiana all'inizio del secolo forma scolastica dovesse, fra gli altri effetti, riescire anche utile al bilancio, tanto meglio per tutti; ma il movente di essa non deve essere un movente finanziario. Il riconoscimento dei diritti degl'insegnanti non ha nulla da vedere con nessuna riforma scolastica: si lasci pure intatto l'ordinamento attuale - e sarebbe forse la miglior cosa che per ora si potesse fare - oppure si modifichi in qualunque senso si voglia; una condizione dovrà esser sempre rispettata dal legislatore, perché è fondamentale nel problema, il rispetto cioè dei diritti degl'insegnanti, senza la cui solerte ed efficace cooperazione né il sistema attuale né alcun altro sistema potranno mai adeguatamente funzionare. Del resto a me sembra una strana illusione quella di sperare un sensibile miglioramento economico senza aggravio dello Stato da un sistematico abbinamento di materie piu o meno affini. Le economie cosf ottenute ammonterebbero appena, secondo i calcoli piu ottimisti, a due milioni e mezzo, laddove il fabbisogno è per lo meno doppio. Eppoi queste riunioni richiederebbero che fossero messi in pensione d'ufficio molti colleghi anziani; aumento, quindi, sensibilissimo nell'onere delle pensioni e nuova maggiore spesa da parte dello stato. Ma oltre a questi argomenti estrinseci, un argomento intrinseco perentorio io credo si debba opporre a siffatta proposta. Alcuni colleghi dei ginnasi inferiori di Milano nel farsi sostenitori del sistema degli abbinamenti, sono stati evidentemente consigliati dalle speciali condizioni, in cui essi si trovano: nel ginnasio inferiore, infatti, l'insegnamento dell'italiano e del latino è impartito dallo stesso professore, ed è bene che sia cosf, dati i moderni metodi di pedagogia scientifica; come è bene che la medesima persona insegni latino e greco nel ginnasio superiore e nel liceo; come sarà bene in avvenire, quando grette ragioni finanziarie non impediranno piu la, indispensabile fondazione <li facoltà di filologia moderna, che nelle scuole tecniche l'insegnamento dell'italiano sia riunito con l'insegnamento delle lingue moderne sottratto al deplorevole empirismo dei giorni nostri. Ma all'infuori di questi pochi casi e di qualche altro, che per brevità eviterò di sviluppare, a me sembra che una piu larga riunione di cattedre sarebbe rovinosissima per l'istruzione. Essa contrasterebbe a quel principio di differenziazione che è una delle piu importanti conquiste della pedagogia moderna; aggraverebbe sulle spalle della stessa persona due insegnamenti, laddove è già cos1 difficile impartirne uno solo; sacrificherebbe necessariamente una delle due materie a vantaggio di quella, per la quale l' insegnante ha maggiore preparazione e simpatia. E la prova di quanto affermo si può ricavare dallo stesso insegnamento letterario nel ginnasio inferiore, in cui lo studio dell'italiano e del latino procede bene, ma la geografia non si studia affatto, perché è impossibile che lo stesso uomo abbia eguale competenza didattica ed uguale affetto alla filologia e insieme alla geografia. In questo campo bisogna, perciò, dichiarare che, se qualche nuova riunione potrà farsi, questa dovrà essere compensata da nuovi sdoppiamenti e 70 BibliotecaGino Bianco

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