Gaetano Salvemini - Scritti sulla scuola

L'organizzazione degli insegnanti e la scuola italiana all'inizio del secolo 1 figli maschi, ma anche le donne. Or aumentate le tasse scolastiche per poter ;umentare gli stipendi ai professori, e avrete questa burletta divertentissima, che i maggiori stipendi, che noi prenderemo colla destra, dovremo in buona parte versarli colla sinistra, e rimarremo con gli occhi pieni di quattrini e con le mani vuote. Ma questo è un calcolo quattrinaio, che trascuriamo, per trattare la cosa dal solo ed esclusivo punto di vista scolastico e professionale. Anzitutto, non possiamo disconoscere che l'idea di nuove tasse è oggi in Italia estremamente impopolare, e che assumendo siffatta iniziativa noi ci metteremmo contro l'opinione pubblica e contro gl'interessi delle famiglie e daremmo all'opera nostra un carattere egoistico ed antipatico, il quale ci renderebbe piu difficile la conquista del nostro miglioramento. Né dobbiamo dimenticare che un aumento di tasse scolastiche governative non farebbe se non mettere in migliori condizioni di concorrenza contro gl'istituti pubblici gl'istituti privati e specialmente gl'istituti clericali. Ora tutto lo sviluppo della moderna civiltà vuole che la scuola sia una funzione dello Stato ed abbia un carattere schiettamente laico, e di questa necessità noi insegnanti siamo gli strumenti e gl'interpreti e non potremmo - quand'anche lo volessimo - contrastare alle ragioni della nostra stessa esistenza sociale. Un aumento di tasse scolastiche, favorendo la concorrenza degl'istituti confessionali contro gl'istituti laici, obbligherebbe lo Stato in avvenire a combattere i pericoli della istruzione confessionale con misure di coercizione e di reazione, simili a quelli che si tentano oggi in Francia6 ; e a questo punto noi non vogliamo arrivare: noi dobbiamo vincere la resistenza delle scuole concorrenti con la forza della libertà e del sapere, col fare che le nostre scuole sieno piu utili, piu attraenti, meno costose delle altre; laddove con l'aumento delle tasse scolastiche si otterrebbe l'effetto precisamente contrario. A favore delle maggiori tasse, si adduce da molti l'argomento che negli altri paesi l'istruzione media è piu costosa che in Italia, e si confrontano le somme pagate altrove e le somme che a questo scopo pagano in Italia le famiglie allo Stato. Ma in questi confronti burocratici fra le cifr~ delle tasse, che si pagano in Germania, in Francia, in Italia, non bisogna trascurare la circostanza fondamentale che la Francia e la Germania sono mol-· to piu ricche dell'Italia, e che per una famiglia francese e tedesca il pagare 200 lire annue di tasse scolastiche rappresenta tanto sforzo quanto ne rappresenta una tassa molto minore per una famiglia italiana. E poi 1-;)isogna notare che negli altri paesi vi è una meravigliosa specificazione ne6 Alla laicizzazione delle scuole primarie pubbliche in Francia (legge del 30 ottobre 1886, co.11la quale l'insegnamento veniva affidato unicamente a personale laico), segui agli inizi del '900 la laicizzazione delle scuole private. Cosi con la legge 1° luglio 1901 era stato stabilito che nessuno potesse essere ammesso a dirigere, sia direttamente che per interposta persona, uno stabilimento d'istruzione di qualsiasi ordine, né insegnarvi, qualora appartenesse ad una congregazione non autorizzata. Ma un nuovo e decisivo passo su questa via fu fatto con la legge 7 luglio 1904, la quale aboli intieramente l'insegnamento congregazionista, interdicendo la facoltà di insegnare ai membri delle congregazioni autorizzate. [N. d. C.] 68 BibliotecaGino Bianco

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