Gaetano Salvemini - Scritti sulla scuola

La politica degl'insegnanti al Congresso di Firenze nioni politiche individuali degl'insegnanti confederati. Noi siamo nello stesso tempo insegnanti e cittadini: come cittadini, militiamo in quel partito politico, il quale corrisponde alle nostre idee; come insegnanti, siamo assorbiti in una entità astratta, la nostra Federazione, che compie nel paese un'azione scolastica, professionale, educativa. Quindi la Federazione in certi casi potrà essere obbligata a non confondere l'organizzazione , propria con quella di un determinato partito politico, ma ad incontrarsi con esso, come una fiamma s'incontra con un'altra per dare maggior luce; ma l'opera politica individuale degl'insegnanti sarà sempre pienamente autonoma e non rimarrà in alcun modo vincolata all'indirizzo dell'azione federale. Certo scoppierà in siffatte condizioni non di rado nella nostra coscienza un dissidio strano e doloroso fra l'opera nostra di cittadini e l'opera nostra d'insegnanti, quando l'azione del nostro partito politico contrasti all'azione del partito della scuola: e noi sentiremo il bisogno ineluttabile di ricostituire al piu presto l'unità della nostra coscienza e della nostra volontà, adoprandoci nelle file del nostro partito politico, affinché esso non si opponga al partito della scuola. E quando noi tutti fortemente avremo operato in questo senso nell'interno dei nostri singoli partiti, forse ogni dissidio sparirà dalle nostre coscienze; e il nostro paese forse darà allora per la prima volta, dopo la eroica unanimità del suo riscatto nazionale, l'esempio di un'altra meravigliosa unanimità, attraverso alle aspre lotte dell'oggi, la unanimità di fronte alla scuola, di fronte ai grandi problemi della futura civiltà. Le tasse scolastiche Esaminiamo ora, al lume di questi princip1, il problema urgentissimo del nostro miglioramento economico; e portiamo nel nostro esame tutte quelle abitudini di critica e di indipendenza scientifica, le quali sono il nostro piu prezioso patrimonio intellettuale. Noi domandiamo per la scuola - ahimè - dei quattrini; e molti di piu ne chiederemo in avvenire se, come speriamo, avremo vita lunga la nostra Federazione e noi. Dove prenderli? Rispondiamo alla domanda, ponendoci dal solo punto di vista scolastico e professionale e senza preoccuparci della gioia e del dolore, che il resultato della nostra indagine potrà apportare nelle file dei partiti politici. I colleghi di Roma propongono l'aumento delle tasse scolastiche. Se· la nostra fosse un'azione volgarmente quattrinaia, come ci rinfacciano parecchi di quei grandi idealisti, i quali hanno un cosf gran corredo d'ideali da poterne vendere giorno per giorno una ricca dose al miglior offerente, io vi proporrei contro le maggiori tasse scolastiche un argomento molto quattrinaio: vi ricorderei che gl'insegnanti sono o saranno tutti padri di famiglia e padri spesso molto prolifici, i quali mandano a scuola non solo 67 BibliotecaGino Bianco

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