Gaetano Salvemini - Scritti sulla scuola

La politica degl'insegnantt al Congresso di Firenze Dobbia,mo far della politica? Deve la Federazione nazionale degl'insegnanti far della politica? Che cosa vuol dire far della politica? Se significasse aderire a un partito politico, inalberare la bandiera di questo partito, confondere le nostre schiere con le sue, questo non può; non dev'essere, non sarà mai. Tanto varrebbe scindere in lotte fratricide la nostra Federazione, fra i cui soci nessuno rinunzierebbe mai alla propria opinione politica, tanto varrebbe abdicare a quelle conquiste economiche e morali, strumento delle quali può essere la sola Federazione, e senza cui è vano sperare alcun miglioramento nella vita della scuola. Ma se il non fare della politica vuol dire evitare qualunque manifestazione di qualsiasi genere possa eventualmente coincidere col programma e colle affermazioni di un qualche partito politico, questo è impossibile, è assurdo; tanto varrebbe rinunziare alla vita. Anzituttò, raccogliendovi dall'indecoroso atomismo, che prima vi disperdeva, in organica e salda compagine di uomini consapevoli dei loro diritti e dei loro doveri, che cosa avete voi fatto se ·non incontrarvi con alcuni partiti e scostarvi da altri? Ignoravate voi nel momento, in cui con nuovo entusiasmo davate il nome vostro alla Federazione, ignorava il ministro Nasi nel momento in cui incoraggiava e favoriva il vostro moto organizzatore,5 che in Italia di fronte a questa meravigliosa redistribuzione di_ energie sociali, che dirompe i vecchi partiti e prepara la grandezza del paese, i partiti politici hanno assunto un atteggiamento diverso? Questa immensa riorganizzazione della convivenza sociale, alcuni la promuovono con gioia, altri si contentano di guardarla con simpatia, altri la tollerano, altri la temono, altri, se potessero, vorrebbero soffocarla. Con chi siete voi? E se l'azione vostra professionale è venuta per necessità di cose a coincidere con l'azione politica di alcuni partiti, abbandonerete voi l'impresa iniziata, sol perché altri partiti per ora - dico per ora, perché il tempo è giusto correggitore dei pregiudizi umani - sol perché altri partiti tardano a riconoscere un bisogno, che si sprigiona da tutte le fibre della moderna società? E questa nostra associazione di coscienze e di forze, che, pur essendQ un'opera esclusivamente professionale, è già per se stessa nelle condizioni presenti e transitorie della vita nazionale un'opera grave di contraccolpi politici, questa nostra associazione quand'anche, divenuti concordi oramai tutti i partiti intorno alle nuove forme di vita collettiva, si alleggerisse di quell'innaturale atteggiamento politico, che le innaturali resistenze dei vecchi ambienti impongono a tutte le novelle formazioni, sperate forse 5 I fatti han dimostrato che era una semplice manovra per addomesticare la Federazione e farne uno strumento di gl01i.ficazioni personali. Quando la manovra apparve vana, cominciò il lavoro sotterraneo per sfasciare la Federazione, a cui la Federazione ha saputo vittoriosamente resistere, quantunque prestassero non disinteressatamente la loro opera alla nobile impresa quasi tutti i giornali professionali e anche qualche giornale politico quotidiano democraticone. 63 BibliotecaGino Bianco

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